REDAZIONE MACERATA

Monete false, in carcere un 67enne

Una serie di arresti a Civitanova: un ucraino per lesioni, un egiziano per spaccio e un italiano per monete false. Le ordinanze eseguite dai carabinieri portano i colpevoli in diverse case di reclusione.

CIVITANOVA

Dalle lesioni, allo spaccio e alla spendita di monete false: scattano una raffica di ordinanze emesse dall’autorità giudiziaria ed eseguite dai carabinieri della Compagnia di Fermo.

Nello specifico i militari dell’Arma hanno arrestato un pregiudicato ucraino di 33 anni, residente a Porto Sant’Elpidio, in esecuzione di un’ordinanza del tribunale di sorveglianza di Ancona per espiazione della pena detentiva in regime di semilibertà. L’uomo dovrà scontare quattro mesi e 24 giorni di reclusione per i reati di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, commessi nel 2022 a Civitanova. Dopo le formalità di rito, lo straniero è stato tradotto presso la casa di reclusione di Fermo. I carabinieri veregrensi, invece, hanno rintracciato e arrestato un giovane di 26 anni di origini egiziane, residente a Montegranaro, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura di Macerata. Il 26enne deve scontare una pena residua di due anni, due mesi e 18 giorni di reclusione per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, violazione al foglio di via obbligatorio e resistenza a pubblico ufficiale, commessi tra il 2017 e il 2019 in varie località delle Marche.

Il giovane è stato tradotto presso la casa di reclusione di Ancona. Infine a Fermo, i carabinieri della sezione radiomobile, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un pregiudicato di 67 anni di Civitanova, in quanto colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Macerata. L’uomo deve scontare una pena di un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di spedita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Il reato era stato commesso a Civitanova Marche nell’anno 2013. L’arrestato, anche percettore del cosiddetto "reddito di inclusione" è stato trasferito presso la casa di reclusione di Fermo.

Fabio Castori