LUCIA GENTILI
Cronaca

Nuovo sistema Rentri . Dubbi delle associazioni

Cna Macerata chiede la proroga a fine giugno della prima scadenza. Confartigianato in campo con incontri informativi rivolti alle imprese.

Massimiliano Moriconi

Massimiliano Moriconi

Posticipare al 2026 l’obbligo di assicurazione contro rischi catastrofali; l’estensione della cassa integrazione straordinaria fino al 30 giugno e la sospensione dei versamenti tributari per l’intero 2025 per il comparto moda. E la proroga al 30 giugno, per tutti, della prima scadenza del Registro elettronico per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri). Sono le proposte lanciate da Cna Macerata nell’ambito delle consultazioni sul decreto Milleproroghe. Il direttore Massimiliano Moriconi spiega come "il termine attuale del 31 marzo per l’obbligo di assicurazione contro rischi catastrofali non lasci spazio sufficiente affinché il mercato assicurativo si organizzi con offerte adeguate e sostenibili per le imprese".

"Queste ultime, soprattutto quelle in aree ad alto rischio – aggiunge – rischiano di trovarsi in una situazione insostenibile, con premi assicurativi elevatissimi o l’impossibilità di ottenere coperture". Un altro punto riguarda il sostegno al settore moda, tra i più colpiti dalla crisi: "Sono necessari interventi urgenti e concreti – prosegue Moriconi -. Estendere la cassa integrazione straordinaria è essenziale per permettere alle aziende di superare le criticità e salvaguardare l’occupazione. Allo stesso tempo, sospendere i versamenti tributari rappresenta una misura indispensabile per garantire liquidità". Infine la proroga al 30 giugno della prima scadenza del Rentri, "il tempo necessario per garantire alle imprese di organizzarsi e conformarsi alle nuove e non facili disposizioni".

La Cna sta organizzando una serie di incontri informativi gratuiti: il 27 gennaio nella sede di Cingoli, il 29 a Macerata e il 3 febbraio a Civitanova, sempre alle 16.30. Grande attenzione anche da parte di Confartigianato per il Rentri e per i suoi nuovi modelli di registri di carico e scarico dei rifiuti e dei Fir (Formulario di identificazione dei rifiuti), che entreranno in vigore dal 13 febbraio. L’associazione di categoria ha già promosso un primo e partecipato incontro informativo giovedì scorso a Macerata. Più di cento imprenditori e collaboratori hanno preso parte all’appuntamento – diviso in due sessioni, una per gli edili, una per autoriparatori e pulitintolavanderie -, nel corso del quale è stato spiegato il funzionamento di tali registri, che cambieranno in modo radicale. Un provvedimento accolto con grande scetticismo dalle attività produttive.

"Facciamo notare – afferma Gabriele Lanciotti, membro del direttivo degli edili – come le nuove procedure presentino ancora delle incongruenze evidenti nella gestione dei rifiuti, che creeranno disagi nella gestione dei materiali da smaltire. Il dover, ad esempio, pesare il materiale di risulta in partenza è una pratica complessa, perché ci sono poche pese pubbliche sui territori e non tutti le ditte ne possiedono una. Saranno quindi costrette a mandare i propri camion alla ricerca di una strumentazione pubblica: una contraddizione in termini di economia green". Confartigianato già in passato aveva manifestato al governo perplessità e osservazioni e si augura che questa normativa venga "ricalibrata nel tempo, per rendere le pratiche più efficienti".