
Renato Raposelli: per il suo omicidio sono stati condannati il figlio Simone e il marito Giuseppe (ultimo a destra) che si è tolto la vita in cacere
Tolentino (Macerata), 15 maggio 2024 - Si è tolto la vita in carcere Giuseppe Santoleri: l'anziano stava scontando nel carcere Castrogno di Teramo 18 anni, in concorso col figlio Simone, per l'omicidio della pittrice Renata Rapposelli, sua ex moglie e madre di Simone.
Nella notte, secondo fonti del carcere, Giuseppe, 77 anni, avrebbe deciso di farla finita soffocandosi nel suo letto; era detenuto dopo la condanna definitiva per l'omicidio avvenuto il 9 ottobre 2017 a Giulianova (Teramo). Il cadavere della donna era stato ritrovato dopo tre mesi nelle campagne di Tolentino.
Giuseppe Santoleri era stato condannato in primo grado a 24 anni di reclusione, pena poi ridotta a 18 anni in secondo grado. Secondo i giudici, l'esecutore materiale del delitto della pittrice testina era stato il figlio Simone, condannato a 27 anni di carcere. Nel maggio 2023 la Cassazione aveva reso definitivi i 18 anni.
"Santoleri è stato ammazzato dallo Stato italiano, dalle lungaggini processuali e dall'incuria ed inadeguatezza dell'Istituto carcerario", è l’amaro commento dell'avvocata dell'uomo, Federica Di Nicola. Da tempo malato, il 74enne aveva chiesto - finora invano - di poter essere trasferito in una struttura alternativa al carcere. Detenuto nell'area 'protetta' della casa circondariale teramana di Castrogno, secondo i primi accertamenti si sarebbe strangolato con l'aiuto della struttura che circondava il suo letto. La Procura di Teramo ha aperto un'indagine sull'accaduto: è stata disposta l'autopsia.
"Ho lottato per ottenere la concessione di una misura alternativa alla detenzione – racconta l’avvocata -, con istanza depositata il 18 gennaio scorso presso il Tribunale di sorveglianza dell'Aquila: avevo trovato una struttura in Selva di Altino (Chieti) idonea a garantire a Giuseppe cure necessarie ed adeguate. Il Tribunale di sorveglianza, noncurante delle precarie condizioni di salute del Santoleri ha disposto ben tre rinvii di udienza (primo aprile; 6 giugno e 18 luglio). Il mio assistito mi aveva preannunciato che non avrebbe aspettato l'udienza del 18 luglio, ma avevo cercato di confortarlo e rassicurarlo, promettendogli che sarebbe stato l'ultimo rinvio".