
L'operazione della Guardia di finanza
Macerata, 21 luglio 2025 – Sequestrati immobili, auto di lusso e quote societarie per oltre 3,3 milioni di euro. La Guardia di finanza di Ancona ha eseguito sequestri di prevenzione antimafia su beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie nei confronti di un imprenditore maceratese, formalmente nullatenente, a cui è stato ricondotto un ingente patrimonio accumulato in oltre vent’anni, attraverso la commissione di plurimi reati tributari e societari. Le investigazioni, eseguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Ancona, hanno consentito di acquisire significative risultanze idonee a dimostrare una palese “sproporzione” tra i redditi dichiarati negli anni e i capitali impiegati per l’acquisizione dei vari cespiti ora sottoposti a sequestro, ritenuti provento o reimpiego delle attività illecite poste in essere nell’ultimo ventennio, dalle “frodi carosello” nel settore della vendita di automobili alla bancarotta fraudolenta nel commercio di mobili da arredamento. Nello specifico, gli accertamenti economico-patrimoniali -coordinati dalla Procura di Macerata- hanno permesso di individuare 34 unità immobiliari nella provincia (tra appartamenti, magazzini e relative pertinenze), 2 Porsche, disponibilità finanziarie, nonché quote di 3 società (un’agenzia immobiliare, un’agenzia viaggi e un ristorante). Tutti i beni, intestati formalmente a soggetti terzi, erano di fatto nella diretta disponibilità e gestione del destinatario del provvedimento ablativo. È stato inoltre eseguito un decreto di sequestro per equivalente, per ulteriori 2 appartamenti che erano stati ceduti a terzi in buona fede. Il sequestro di patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, pure sotto forma di “beni rifugio”, assume un valore anche “sociale”, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità. Le indagini svolte testimoniano la stretta sinergia tra l’autorità giudiziaria e la Guardia di finanza, sottolineano le Fiamme Gialle, “nel garantire l’integrità finanziaria ed economica del Paese attraverso mirati accertamenti economico-patrimoniali e finanziari volti a individuare e sottrarre, a soggetti connotati da determinate forme di pericolosità sociale, i patrimoni illecitamente accumulati”. Tale azione si inserisce nel quadro di una più ampia strategia tesa a contrastare l'infiltrazione criminale nell'economia legale e le forme di concorrenza sleale, al fine di tutelare l'imprenditoria sana, anche attraverso l'apprensione dei beni accumulati violando la legge.