Zona rossa oggi Macerata: summit coi sindaci. Ecco i Comuni che rischiano

Macerata, Treia e Morrovalle sotto la lente della Regione. Osservato speciale anche Monte San Giusto. Cosa prevede la stretta

Comuni che rischiano la zona rossa Macerata: ecco le curve dei contagi

Comuni che rischiano la zona rossa Macerata: ecco le curve dei contagi

Macerata, 19 aprile 2021 - La riunione dei sindaci dell’Area Vasta numero 3 (la provincia di Macerata) è in programma per stamattina. L’ha convocata l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, per fare un’ultima valutazione della situazione epidemiologica nel periodo dopo Pasqua, sulla base della quale saranno indicate le cosiddette microzone rosse comunali nel territorio della provincia, se saranno ritenute necessarie.

Undici Comuni marchigiani a rischio chiusura - Spostamenti tra regioni, cosa cambia dal 26 aprile - Riaperture: la campagna contro il coprifuoco alle 22

Il governatore Acquaroli le aveva annunciate, oggi potrebbero arrivare per tutti quei Comuni che (ultimi dati alla mano) avranno superato la soglia limite indicata dal governo di 250 casi ogni 100mila abitanti (25 ogni 10mila, se si riadatta il parametro ai piccoli Comuni). In provincia, sono tre i Comuni per i quali potrebbero scattare le misure restrittive previste dalle microzone rosse regionali. Fuori Cingoli e Appignano – per i quali il trend dei contagi dell’ultima settimana è in netta diminuzione –, gli osservati speciali restano in primis il capoluogo di provincia, Macerata, poi Morrovalle e Treia, benché la curva epidemiologica di quest’ultimi due centri sia al limite dei numeri indicati dal governo come soglia di allerta nella diffusione del virus.

image
image

A questi tre Comuni, tuttavia, nella valutazione della Regione si dovrebbe aggiungere anche Monte San Giusto, seppur con numeri meno preoccupanti. I sindaci saranno certamente invitati a un controllo costante della situazione, salva l’eventualità di attivare delle microzone rosse comunali.

La zona rossa, però, in questo caso sarebbe un po’ meno vincolante, perché pur rimanendo il divieto di spostarsi se non per motivi essenziali (salute, lavoro e altre necessità), permetterebbe ai negozi di rimanere aperti, ma i clienti potranno spostarsi per gli acquisti da soli, mentre per bar e ristoranti continuerebbe il servizio da asporto, senza possibilità di servizio ai tavoli. Per quanto riguarda le scuole, invece, in zona rossa sono previste lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolge almeno al 50% in presenza.

Quanto alla situazione dei Comuni in provincia, il maggiore numero di positivi si rileva a Macerata (285 casi), seguita da Civitanova (147), Tolentino (120), Recanati (85) e Potenza Picena (84). E veniamo alla situazione della regione. Nelle Marche, ieri, sono state 11 le vittime correlate al Covid-19, dopo le 12 di sabato: si tratta di 5 donne e 6 uomini, di età compresa tra 59 e 92 anni. Due vittime in provincia: una donna di 87 anni di Potenza Picena e un uomo di 80 anni di Macerata. Sono diventati 2.859 i decessi dall’inizio della crisi pandemica, 193 dall’inizio di aprile: 1.603 uomini e 1.256 donne, con un’età media di 82 anni.

Il servizio sanità della Regione ha poi comunicato che sono 277 i positivi al Covid rilevati nelle ultime 24 ore tra le nuove diagnosi: 113 in provincia di Pesaro-Urbino, 53 in quella di Ancona, 42 in quella di Macerata, 31 in quella di Ascoli, 23 in provincia di Fermo e 15 fuori regione. Sono stati testati 3.491 tamponi: 1.777 nel percorso delle nuove diagnosi (di cui 416 nello screening con il perco rso antigenico) e 1.714 nel percorso dei guariti, con un rapporto tra positivi e testati pari al 15,6%. I nuovi casi positivi comprendono soggetti sintomatici (53), contatti in setting domestico (69), contatti stretti di casi positivi (63), contatti in setting lavorativo (8), contatti con il coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (4), screening percorso sanitario (2). Per altri 78 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Su 416 test del percorso screening antigenico sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre ora al tampone molecolare). Il rapporto tra positivi e testati: pari al 10%.