OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Ad Ancona la situazione più critica: "Lavoriamo con progetti specifici"

Pozzari (Erdis): carenze anche a Macerata, ad Ascoli aumentano le domande

Giovanni Pozzari è il dirigente generale dell’Erdis Marche

Giovanni Pozzari è il dirigente generale dell’Erdis Marche

Gli alloggi, le mense e le borse di studio sono gestiti dell’Ente regionale per il diritto allo studio (Erdis), che si occupa quindi di assegnare per concorso i posti letto nelle proprie strutture agli studenti fuori sede in possesso di determinati requisiti, di gestire direttamente o tramite una convenzione il servizio di ristorazione e bar e di erogare le borse di studio, ovvero "l’intervento diretto fondamentale del diritto allo studio universitario".

Giovanni Pozzari, dirigente generale dell’Erdis, quali sono le principali urgenze delle Università nelle Marche?

"Le principali urgenze riguardano la carenza degli alloggi per gli studenti. Abbiamo due presìdi in particolare che presentano criticità: Ancona e Macerata. Ad Ancona c’è la situazione più critica, abbiamo veramente pochi alloggi rispetto alle domande che riceviamo. Stiamo lavorando per risolvere il problema attraverso progetti specifici".

E Macerata?

"Anche qui abbiamo una carenza di posti letto. Stiamo collaborando con l’Università e l’amministrazione comunale per trovare soluzioni. In entrambi i casi, sia Ancona che Macerata, stiamo lavorando anche nell’ambito del sistema dell’housing universitario previsto dal Pnrr".

Come va nelle altre città?

"Ad Ascoli stiamo assistendo a un’evoluzione del numero dei posti letto che servirebbero, qui facciamo un po’ più fatica ad agire. C’è un progetto inserito nella graduatoria, ma in attesa di approvazione da parte del Mur, secondo la legge 338 del 2000. I tempi di finanziamento potrebbero essere lunghi. Abbiamo fatto campagne per individuare alloggi disponibili, ma la situazione resta complicata".

Oltre agli alloggi, ci sono altri problemi?

"Nel nostro ambito diretto no. Le borse di studio sono finanziate al 100% ormai da diversi anni, fin da quando esiste l’Erdis. E i servizi di ristorazione sono distribuiti in modo abbastanza capillare nel territorio regionale".

Ci sono novità per le mense?

"Abbiamo avviato una campagna per proporre menù più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che dell’inclusività alimentare. Volevamo interpretare in modo più deciso la dieta mediterranea, privilegiando proteine vegetali, ma non abbiamo avuto grande consenso tra gli studenti. Così abbiamo accolto le loro osservazioni e dal 3 giugno abbiamo introdotto dei nuovi menù, che hanno un equilibrio più ampio e il reinserimento moderato della carne. Ora vedremo se saranno più graditi".

o. fi.