Il tema dell’emergenza abitativa per gli universitari resta centrale nelle Marche e i più penalizzati sono ovviamente gli studenti, tra posti introvabili oppure cari e difficoltà a barcamenarsi nel mercato degli affitti privati.
Sabrina Brizzola, presidente del consiglio studentesco della Politecnica delle Marche e coordinatrice locale dell’Unione degli Universitari, qual è oggi la situazione degli alloggi universitari nelle Marche?
"A livello regionale, la città con più difficoltà è Ancona. Gli alloggi pubblici disponibili sono circa cinquecento, a fronte di un numero di studenti aventi diritto nettamente superiore".
Gli alloggi pubblici sono riservati soltanto ai borsisti?
"Sì, ed è un problema. I cinquecento posti sono totali, quindi nemmeno tutti gli aventi diritto alla borsa riescono a ottenere un alloggio. Per chi non è beneficiario l’accesso agli studentati è praticamente impossibile".
Che cosa succede a chi ha diritto alla borsa di studio, ma non ottiene il posto?
"È rimborsato dall’Erdis, ma deve trovarsi da solo un alloggio nel mercato privato, e deve rispettare determinati requisiti. Il problema è che le graduatorie escono alla fine di ottobre, quindi gli studenti devono cercare casa quando ormai gli alloggi migliori sono già occupati".
Quali sono i requisiti chiesti?
"Vari, tra cui un contratto con una durata minima. Inoltre, il rimborso non è totale, se l’affitto supera una certa spesa. Questo costringe gli studenti a trovare stanze con canoni bassi, cosa sempre più difficile".
Com’è il mercato degli affitti ad Ancona?
"A livello nazionale, Udu ha stilato con Immobiliare.it un report sui canoni medi nelle città universitarie. Ancona risulta tra le meno care, ma il problema è la scarsità dell’offerta. Dopo il ritorno in presenza post Covid, la domanda è cresciuta molto e le stanze in zone centrali o vicine all’università sono introvabili. Molti studenti finiscono in periferia o zone collegate male".
E in altre città universitarie?
"A Urbino gli alloggi dell’Erdis coprono la domanda, a Camerino lo stesso. Ad Ancona, invece, la combinazione di bassa disponibilità pubblica e difficoltà nel privato rende la situazione più urgente".
Ottavia Firmani