PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Ricci sfida Acquaroli: "Smetta di nascondersi e si confronti con me"

Inaugurata la sede elettorale di Ancona, lo slogan è "Cambio di Marche" . Il candidato dem: "Ecco quattordici liste, ho già incontrato 10mila persone. A destra la paura fa novanta, alla fine vinciamo noi". Messaggio di Schlein. .

L’europarlamentare dem Matteo Ricci, candidato del centrosinistra (foto Emma)

L’europarlamentare dem Matteo Ricci, candidato del centrosinistra (foto Emma)

"Acquaroli si confronti con me, non si nasconda dietro tutor e ventriloqui. La mia è una campagna popolare, mentre lui ponga fine ai suoi viaggi della speranza a Roma a prendere ordini come un vassallo. Potranno farci votare a Ferragosto o a Natale, ma la sostanza è che di là la paura fa novanta e alla fine vinciamo noi". Matteo Ricci inaugura la sede politica della coalizione di centrosinistra nel capoluogo e scalda i motori in vista delle elezioni regionali di settembre. Lo spazio scelto – sotto la Galleria Dorica, nel cuore del centro di Ancona – è lo stesso che Ricci aveva utilizzato per le europee esattamente un anno fa, che lo avevano premiato a livello di preferenze. Prima il taglio del nastro, un verde brillante scelto dai consulenti della campagna elettorale, che richiama i manifesti e lo slogan "Cambio di Marche", parafrasando sia il cambio di marcia politico che la sostituzione dell’attuale presidente.

Dopo il discorso diretto alla coalizione, rappresentata in quasi tutte le anime, Ricci ha lanciato il brindisi benaugurante e il tappo dello spumante al suo predecessore alla guida del centrosinistra alle elezioni regionali del 2020, Maurizio Mangialardi. Ogni tessera del puzzle al suo posto, ma quelle principali riguardano la lista dei candidati e il programma. "Siamo andati un po’ lunghi, ma giovedì prossimo (19 giugno, ndr) sciogliamo le riserve e sveleremo il programma. I numeri sono importanti – ha sottolineato l’ex sindaco di Pesaro –: quattordici liste a sostegno della mia candidatura, 51 pagine di programma e 10mila persone incontrate dal lancio ufficiale della campagna a marzo da Osimo. Organizzeremo anche una grande manifestazione di piazza, proprio in questi giorni stiamo decidendo la tempistica e il luogo ideale. A me piace stare tra la gente, non chiudermi dentro le stanze e parlare con la filiera o stringere le mani ai ministri. Ecco perché nessuno lo conosce (Acquaroli, ndr) e il problema di riflesso è per la comunità marchigiana. Ogni giorno incontro persone, visito le realtà socio-economiche e industriali delle Marche per tastare il polso della situazione e se fossi nel candidato del centrodestra, mi preoccuperei. Nella mia carriera politica ho sempre sconfitto i populisti, lo farò anche stavolta".

La vera impresa per Matteo Ricci da qui al voto di settembre sarà di mantenere salda la coalizione, mai così eterogenea. Come ha ricordato lui stesso, quattordici liste, dai partiti che occupano più di mezzo emisfero politico, con le loro peculiarità e differenze, fino ai movimenti civici. Non sarà facile calmare bollenti spiriti e singole mire, ma se ci riuscirà, per il centrodestra uscente non sarà così scontato confermarsi a Palazzo Raffaello. Il tasto su cui Ricci continua a insistere maggiormente è la sanità. "Non è mai stata così in crisi e di questo si accorgono anche i loro elettori – ha attaccato Ricci –. Basta dare la colpa a chi c’era prima. Dopo cinque anni di malgoverno, soprattutto in sanità, si assumano le loro responsabilità. Liste d’attesa infinite, mobilità passiva per 50 milioni di euro, tanti marchigiani che hanno rinunciato a curarsi. E poi il turismo, mai così male. La prima cosa che farò è tagliare il carrozzone e le prebende dell’Atim. Il bilancio? Spero non abbiano nascosto tutto sotto il tappeto".

Ieri, al candidato dem è arrivato anche il messaggio della segretaria del Pd, Elly Schlein: "Caro Matteo, un grande in bocca al lupo da parte mia e di tutto il Pd per l’inizio della tua campagna elettorale. Le Marche hanno bisogno di un cambiamento e tu, come nostro candidato, puoi rappresentare quel cambio di passo che i marchigiani attendono".