Alluvione Modena: situazione fiumi e viabilità di oggi. Chiesto lo stato d'emergenza

Chiusa la falla di Gaggio. Secchia sotto il livello di guardia, in calo anche il livello del Panaro e del Naviglio. Riaperta la via Emilia. 450 evacuati, in 400 senza luce

Nonantola, alluvione (FotoFiocchi)

Nonantola, alluvione (FotoFiocchi)

Modena, 7 dicembre 2020 - Dopo l'alluvione che ha colpito ieri la provincia, i fiumi cominciano a sgonfiarsi e con la riapertura di alcuni ponti oggi la viabilità sta tornando lentamente alla normalità. Chiusa intorno alle 8.30 la falla di Gaggio (video) a tempo di record, 24 ore dopo gli allagamenti (foto). Quattro squadre coordinate dai tecnici Aipo hanno chiuso una falla di 70 metri lineari e messo così in sicurezza Nonantola. In tutto 21 persone hanno lavorato tutta notte sull’argine: 150 i camion impiegati che hanno trasportato 4.500 tonnellate di materiali. 

La voragine è stata tamponata in emergenza con massi ciclopici in attesa, più avanti, di un intervento risolutivo. "Grazie a chi ha lavorato senza sosta tutta la notte", scrive su Facebook il sottosegretario alla presidenza della Giunta della Regione Emilia Romagna, Davide Baruffi. E in serata il Governatore Stefano Bonaccini firma la richiesta di stato di emergenza nazionale. 

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È ancora rilevante la piena del Secchia, che resta sorvegliato speciale, insieme al Panaro. Il livello delle acque resta alto, anche se la piena sembra passare senza particolari e nuove criticità. Si sta gestendo bene il deflusso delle acque con il contributo fondamentale del Consorzio della Bonifica Burana, che sta convogliando in modo controllato le acque nel canale Torbido, liberando così aree sempre maggiori dei territori di Nonantola e Castelfranco Emilia.

Attraverso il deflusso delle acque nei canali consortili vengono man mano attivati micro-cantieri per la pulizia delle strade e delle case dai rifiuti definendo un percorso di smaltimento corretto, anche in modo differenziato, con l’attribuzione dei codici Cer (catalogo europeo rifiuti).

Da domani saranno al lavoro per lo sgombero di case e strade 120 unità specializzate con il contributo delle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto.

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 “La situazione è sotto controllo, pur nelle indubbie difficoltà generate dalle piene di portata storica che abbiamo registrato ieri - afferma l’assessora regionale alla Protezione Civile, Irene Priolo -. I tecnici, coordinati da Aipo, proseguono i lavori per la sigillatura dell’argine del Panaro che potrà consentire un maggior grado di sicurezza ai cittadini di Nonantola, intanto i volontari e il personale della Protezione civile stanno già operando per la pulizia e il ripristino delle strade e delle abitazioni, oltre a raccogliere le segnalazioni dei danni a privati e imprese per l’inoltro della richiesta di stato di emergenza nazionale, d’accordo con il presidente Bonaccini che sta seguendo in modo costante l’evolversi della situazione”.

“Ovviamente è importante non abbassare la guardia - prosegue l’assessora, in riferimento alle informazioni meteorologiche in peggioramento -. Occorre proseguire con un puntuale controllo del territorio, il Secchia ha continuato infatti a preoccupare nel corso della notte, non tanto per il rischio di tracimazioni ma per la tenuta degli argini, anche se al momento non ci sono criticità particolari da segnalare. Grazie al lavoro di squadra e alla concreta collaborazione di tutti e alle forze messe in campo, confidiamo di tornare nei prossimi giorni a una situazione di normalità”.

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Chiesto lo stato di emergenza

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato la richiesta al Governo di stato d’emergenza nazionale relativa ai danni causati dal maltempo, in particolare nella provincia di Modena Contestualmente, Bonaccini ha sentito il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il direttore del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli. Nel frattempo, la Giunta regionale nella seduta del pomeriggio ha immediatamente stanziato 2 milioni di euro per i ristori economici dei pubblici esercizi colpiti, in particolare il commercio, soprattutto piccoli negozi, bar e ristoranti, secondo modalità che verranno definite con i sindaci e le associazioni di categoria in sede locale. Ristori che la Regione intende garantire rapidamente, compresa la possibilità di erogarli direttamente agli esercenti, sul modello della procedura già utilizzata dopo le alluvioni a Brescello e Lentigione nel reggiano, a Colorno nel parmense e a Campogalliano nel modenese nel dicembre 2017.

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Riaperta la via Emilia

A Modena (foto) il Secchia è sceso sotto il livello di guardia e poco prima delle 8 è stato possibile riaprire al traffico ponte Alto e il ponte dell'Uccellino tra Modena e Soliera. Riaperti anche i ponti Bacchello e San Martino.

Anche il livello del Panaro (foto) e del Naviglio sono in calo e via Emilia est nella zona della Fossalta è libera dall'acqua e potrà essere riaperta nel corso della mattina, dopo le pulizie della strada che i tecnici si stanno apprestando a realizzare, come avviene anche per il ponte di Sant'Ambrogio.

Nella zona è stata collocata una roulotte dei volontari della Protezione Civile che sarà il punto di riferimento per l'organizzazione della squadre locali e della Regione che si occuperanno della pulizia della strada, con Hera, e delle case di via Scartazza, di via Curtatona e delle aziende della zona. La Polizia locale sarà sul posto anche per evitare che si formino assembramenti (prevenzione Covid).

Rimangono chiuse via Dotta e via Cavo Argine ad Albareto, ancora non transitabili per le condizioni della sede stradale. Con la chiusura dei portoni vinciani, infatti, quell'area è soggetta al fenomeno di rigurgiti dai canali, tecnici e volontari di Protezione civile sono all'opera da ieri in quella zona.

Riaperta nel pomeriggio anche la Nonantolana, a partire dalla rotatoria all’intersezione con la tangenziale Rabin fino al Navicello e alla tangenziale di Nonantola. La strada era stata chiusa in via precauzionale in seguito alle conseguenze nel territorio di Nonantola della rottura dell’argine del Panaro a Castelfranco, rottura riparata alle 8.30 di lunedì dai tecnici di Aipo e dove i lavori continuano per completare l’intervento di sigillatura.

Come richiesto anche dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli nelle riunioni del Centro coordinamento soccorsi coordinato dalla Prefettura, la Regione ha confermato l’avvio della procedura di emergenza per i risarcimenti dei danni, per strutture private e attività economiche. Nei prossimi giorni il Comune fornirà le indicazioni per presentare le richieste, fornendo i chiarimenti sulla documentazione necessaria.

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Per quanto riguarda l’energia elettrica, è completamente risolta la situazione nella zona industriale di Nonantola che al momento è tutta alimentata e sono state riallacciate anche due stazioni base per la telefonia cellulare. Restano, sempre e solo a Nonantola, solo 400 utenze disalimentate (erano 1.800 a fine mattina).

Intanto, sono in tutto circa 450 le persone evacuate tra i Comuni di Nonantola, Modena, Castelfranco Emilia e Campogalliano.

Fossalta sono partiti i lavori per pulire le strade per poi proseguire con le abitazioni. Le operazioni sono svolte a cura del Comune, con il supporto della Regione. Dopo i controlli Anas è stata riaperta la via Emilia.

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Viabilità e ponti, gli ultimi aggiornamenti

La strada provinciale 255 tra Modena e l'incrocio con la tangenziale di Nonantola, chiusa per allagamenti dalla mattina di domenica 6 dicembre e' stata riaperta, come anche il ponte vecchio di Navicello a Modena. La Provincia di Modena informa poi che a Nonantola da questo pomeriggio è poi possibile transitare su tutto il tratto della tangenziale che va dalla rotatoria Modena a quella di Bologna.

Aperto anche il tracciato storico della provinciale 255 nel tratto compreso tra l'intersezione con la provinciale 14 che conduce a Castelfranco Emilia e la rotatoria Bologna della tangenziale.

Resta chiusa, invece, la diramazione per la provinciale 14, oltre alla stessa provinciale 14 nel tratto dal centro abitato di Nonantola fino alla rotatoria a La Grande.

La piena del Secchia sta defluendo nell'area nord ma molto lentamente e con livelli che permangono alti. Per questo motivo restano chiusi il ponte Motta a Cavezzo sulla sp 468, il ponte Pioppa sulla strada provinciale 11 tra Rovereto e San Possidonio e il ponte di Concordia sul Secchia, sulla strada provinciale 8.

Per quanto riguarda il ponte di Samone sul fiume Panaro, lungo la strada provinciale 26, chiuso per il cedimento parziale di una pila in alveo, prosegue il monitoraggio dei tecnici del servizio provinciale Viabilita', in attesa che la situazione meteorologica si stabilizzi e sia possibile valutare la gravità del danno e la tipologia di intervento.

In montagna si continua a circolare a senso unico alternato sulla strada provinciale 35 a Madonna di Pietravolta e sulla provinciale 486 in localita' Rio Palancato, entrambe danneggiate da una frana.

I ponti "Alto" e "dell'Uccellino" (sul Secchia) di Modena sono stati riaperti al traffico in mattinata.

I fattori che hanno provocato l'alluvione

L'evento è stato causato dalla concomitanza di due fattori: le piogge a carattere torrentizio che hanno colpito le zone le quali si sono sommate allo scioglimento delle nevi in quota, si è calcolato che almeno 40 centimetri di manto nevoso si sono sciolti in pochissimo tempo diventando acqua. A Modena, per via precauzionale, diversi ponti sono rimasti chiusi questa notte a causa della piena del Panaro e del Secchia.