ALBERTO GRECO
Cronaca

Addio a monsignor Paolo Losavio. Fu a lungo vicario del vescovo: "Era un riferimento spirituale"

Ordinato sacerdote nel 1957, si è spento a 90 anni. Il ricordo: "Ha dedicato la sua vita alla cura delle anime". Per decenni al servizio delle parrocchie, oltre ad aver diretto il Seminario e, più di recente, la Casa del Clero.

Ordinato sacerdote nel 1957, si è spento a 90 anni. Il ricordo: "Ha dedicato la sua vita alla cura delle anime". Per decenni al servizio delle parrocchie, oltre ad aver diretto il Seminario e, più di recente, la Casa del Clero.

Ordinato sacerdote nel 1957, si è spento a 90 anni. Il ricordo: "Ha dedicato la sua vita alla cura delle anime". Per decenni al servizio delle parrocchie, oltre ad aver diretto il Seminario e, più di recente, la Casa del Clero.

E’ stato un "punto di riferimento spirituale", un sacerdote che ha dedicato la sua vita alla cura delle anime. Con la scomparsa di monsignor Paolo Losavio, avvenuta lunedì se ne va una delle figure più eminenti, amate e rispettate della arcidiocesi di Modena, un sacerdote che ha attraversato oltre mezzo secolo della storia del clero e della chiesa modenese, il quale ha saputo lasciare un segno profondo in essa e che rivive in quanti lo hanno conosciuto. Piene di dolore e di affetto le parole con cui la Curia ha dato la notizia. "E’ salito alla casa del Padre monsignor Paolo Losavio. L’arcivescovo Erio Castellucci, il Capitolo metropolitano e il presbiterio diocesano – recita l’annuncio – lo ricordano nella preghiera, unitamente al fratello Giovanni, i nipoti e i parenti tutti".

"Come famigliari – conferma il fratello Giovanni, ex magistrato e presidente onorario di Italia Nostra di Modena – ci associamo a quanto ha detto la Curia. Proviamo sentimenti che è facile immaginare quando se ne va una persona cara. Non era malato da molto tempo. Sotto Natale ha sofferto per un paio di polmoniti che hanno richiesto il suo ricovero in ospedale e che lo hanno molto debilitato". Si è spento a 90 anni. Era nato nel 1934 ed è stato ordinato sacerdote giovanissimo all’età di 22 anni, il 20 giugno 1957, dall’allora arcivescovo Giuseppe Amici. Da allora si è dedicato all’insegnamento di Filosofia presso il Seminario metropolitano, del quale è stato nominato vice-rettore nel 1961 e poi rettore. Successivamente, nel 1978, ha ricoperto l’incarico di vicario episcopale per i ministeri istituiti dal 1984; per la vita consacrata, i religiosi e i ministeri dal 2010; per il diaconato permanente e i ministeri dal 2015. È stato membro del Collegio consultori a partire dall’83, incarico rinnovato sei anni dopo.

Il suo servizio nelle parrocchie è iniziato nel 1985, ricoprendo l’incarico di assistente nella comunità di Corlo e di parroco di Formigine l’anno successivo. È stato poi, dal 1992, cappellano di Sua Santità. "L’ho conosciuto molto bene – ricorda Alberto Caldana, presidente Porta Aperta – perché è stato vicario della Diocesi di Modena e con l’attività di Porta Aperta abbiamo avuto modo di collaborare molto. Ma, soprattutto l’ho conosciuto perché io abito a Corlo e lui è stato parroco di Corlo per diversi anni. E durante quel periodo spesso capitava anche che venisse a cena a casa mia. Di quelle serate ricordo le belle lunghe chiacchierate. Una persona di straordinaria cultura e intelligenza, e anche di sensibilità. Agli inizi degli anni 2000 siamo andati insieme in Terra Santa e ricordo la conoscenza dei luoghi che lui dimostrò in quel viaggio, segno di una grande preparazione culturale".

Successivamente ha ricoperto l’incarico di vicario generale dal 1997 e nel 2013 è stato riconfermato nel medesimo ruolo. Nel 1998 è stato nominato canonico del capitolo metropolitano ed ha diretto la Casa del Clero nel 2016. È stato nominato membro del Consiglio pastorale diocesano dal 2017 e membro del Consiglio di amministrazione dell’Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza Opera Pia ’Bianchi’. Nel 2022 è diventato canonico emerito. I funerali saranno celebrati dall’arcivescovo Castellucci domani alle 15 in Duomo.

Alberto Greco