Alessandro Gozzoli legato e morto sul letto. Le indagini portano a un uomo dai capelli biondi

Ieri pomeriggio gli inquirenti sono tornati nell’abitazione di Casinalbo dove è stato trovato il corpo senza vita del 41enne di Bazzano. Si indaga per chiudere il cerchio

Alessandro Gozzoli morto a Formigine: le indagini sono a una svolta. La verità nelle telecamere

Alessandro Gozzoli morto a Formigine: le indagini sono a una svolta. La verità nelle telecamere

Formigine (Modena), 17 marzo 2023 – Nuovo sopralluogo dei carabinieri e dei colleghi della Scientifica ieri, nel primo pomeriggio nell’appartamento di Alessandro Gozzoli, il 41enne trovato morto nella sua abitazione di Casinalbo di Formigine lo scorso venerdì. I militari sarebbero vicini a chiudere il cerchio attorno al responsabile (o ai responsabili) ma le indagini sono ancora in corso e procedono nel più stretto riserbo.

Alessandro Gozzoli morto a Formigine: le indagini sono a una svolta. La verità nelle telecamere
Alessandro Gozzoli morto a Formigine: le indagini sono a una svolta. La verità nelle telecamere

I carabinieri ieri, durante il sopralluogo nell’appartamento al primo piano di via Bassa Paolucci, durato qualche ora hanno raccolto ulteriori elementi che potrebbero risultare utili alle indagini ed hanno cercato anche nuove tracce; isolando potenziali impronte lasciate da chi, giovedì, ha trascorso la notte con la vittima. E’ possibile che le nuove verifiche siano legate a sviluppi importanti dell’inchiesta.

Venerdì scorso la scientifica ha lasciato l’appartamento con decine di buste contenenti effetti personali del 41enne: indumenti e altri oggetti che ora saranno minuziosamente analizzati. Come noto, infatti, la Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio volontario: Gozzoli potrebbe essere deceduto a seguito di un gioco intimo finito in tragedia ma, appunto, si tratta di una ipotesi legata alle modalità in cui è stato rinvenuto il corpo della vittima.

La salma del 41enne era infatti nel letto, sotto le lenzuola e con mani e caviglie legate e con addosso solo gli indumenti intimi. A fare la terribile scoperta, la sorella di Gozzoli insieme ai datori di lavoro del 41enne e ad un amico medico. Oggi la famiglia della vittima (Alessandro era originario di Bazzano, nel Bolognese) chiusa nel dolore più grande chiede solo di sapere la verità sulla terribile morte dell’uomo che, secondo gli amici, raramente usciva di casa trascorrendo anche 13 ore sul luogo di lavoro, in uno studio di consulenza di Modena.

Secondo alcuni testimoni l’abitazione sarebbe stata parzialmente a soqquadro ma non si esclude che il responsabile – o i responsabili - abbiano voluto simulare una rapina per sviare le indagini. I sospetti degli inquirenti riguarderebbero un giovane, con i capelli chiari e che sarebbe stato immortalato dalle telecamere mentre si allontanava dall’abitazione della vittima, intorno alle 2 di venerdì mattina.

Il giovane in questione sarebbe anche stato ripreso dalle telecamere mentre si allontanava dalla città. Molto potranno dire sul decesso della vittima gli esiti dell’esame autoptico che si è svolto mercoledì pomeriggio in medicina legale, a Modena. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti era quella del decesso legato ad asfissia ma, appunto, si attendono i riscontri medico legali per capire in che modo Alessandro Gozzoli sia stato strappato alla vita. Risulteranno poi fondamentali i dati estrapolati dal cellulare del 41enne: potranno infatti essere ricostruite le ultime ore di vita della vittima e capire se, tra i contatti in chat oppure su quale app di incontri, l’uomo abbia dato appuntamento a quello che si è rivelato essere il suo assassino. E’ infatti questa una delle ipotesi, anche se non l’unica.