
Dopo essersi rifiutato di tornare nella propria cella, si è scagliato contro la polizia penitenziaria. Il Sappe rilancia l’emergenza sovraffollamento: "Situazioni di tensione unite a carenza di organico".
Modena, 24 agosto 2024 – Scene di ordinaria violenza all’interno del carcere Sant’Anna. Mentre si dibatte sul cronico problema del sovraffollamento – i detenuti sono quasi il doppio della capienza prevista – la situazione nel penitenziario modenese diventa sempre più tesa. Infatti ieri un detenuto di origine straniera, dopo aver declinato all’ordine di rientrare nella propria cella, ha aggredito in maniera violenta ben cinque operatori: il comandante del reparto, un ispettore, un assistente capo e due agenti. Tutti i poliziotti sono stati soccorsi, medicati e dimessi con prognosi di venti giorni per l’ispettore e 8 giorni per gli altri intervenuti. A dare notizia dell’accaduto e a denunciare la situazione critica nel penitenziario sono Francesco Campobasso (segretario nazionale Sappe) e Gennaro Caruso (segretario provinciale Sappe). "Appare doveroso richiamare l’attenzione dei superiori uffici evidenziando un dato statistico che ha registrato negli ultimi due mesi l’arrivo di oltre venticinque detenuti provenienti da altre strutture per motivi di ordine e sicurezza – affermano –. Il sovraffollamento ha raggiunto numeri altisonanti e non consente di poter operare nella maniera più regolare possibile ed a fronte di un organico che annovera carenze asfittiche. La struttura di Modena si ripropone al centro dell’attenzione dopo i gravi fatti del 2020, con situazioni stressanti e un’emergenza giornaliera. Si resta sempre in attesa che il processo per le devastazioni e i disordini posti in essere venga definito quanto prima. Il detenuto resosi responsabile dei disordini e dell’aggressione al personale – affermano poi i rappresentanti Sappe – è stato immediatamente trasferito a Piacenza. Solidarietà massima a tutto il personale coinvolto nella circostanza da parte del Sappe". A maggio si era verificato un episodio analogo, con un agente colpito da un detenuto che era stato trasferito da poco a Modena, dopo aver aggredito il comandante del carcere di Reggio Emilia.
v.r.