ROBERTO GRIMALDI
Cronaca

Bando sull’illuminazione, è scontro: "Hera ‘clandestina’ in commissione. Si dimetta il presidente Bignardi"

Fratelli d’Italia: "Un dirigente dell’utility ha usufruito del link di qualcuno per collegarsi in remoto. Non poteva e non era opportuno, visto che la nuova gara è conseguenza di una sentenza del Tar".

Gli esponenti di Fd’I all’incontro di ieri

Gli esponenti di Fd’I all’incontro di ieri

"Chiediamo le dimissioni di Alberto Bignardi, presidente della commissione Seta e Risorse. Ma soprattutto chiediamo chiarezza su quanto è accaduto, perché ci sono troppi punti oscuri".

La richiesta viene dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che ieri, nel corso di una conferenza stampa, ha segnalato la presenza di un dirigente di Hera all’interno di una commissione consiliare in cui si parlava del bando sull’illuminazione pubblica, alla quale parteciperà proprio l’utility di via Razzaboni.

"Ho seguito personalmente la prima riunione – spiega la vice capogruppo di Fd’I Elisa Rossini – visto che sul bando per l’illuminazione c’è stato un contenzioso iniziato dalle concorrenti di Hera. Tar e Consiglio di Stato hanno dichiarato perdente il Comune, stabilendo che il bando vinto da Hera violava i principi sulla concorrenza, e spronando quindi il Comune a indire la gara entro fine ottobre. E’ stato in questa prima commissione che abbiamo notato, tra i partecipanti, alcune facce nuove collegate in remoto. Tramite una richiesta di accesso atti – contnua la consigliera Rossini – abbiamo scoperto che tra le persone collegate c’era un dirigente di Hera. Un’anomalia che abbiamo segnalato alla commissione successiva, sottolineando che, a nostro parere, i lavori dovevano essere sospesi. La richiesta è stata rifiutata e noi abbiamo abbandonato la commissione".

"A questo punto – ha puntualizzato il capogruppo di Fd’I, Luca Negrini – chiediamo per prima cosa le dimissioni di Alberto Bignardi da presidente della Commissione Seta Risorse. Il dirigente di Hera si è collegato alla commissione da remoto, sfruttando un link che dovrebbe essere a disposizione solamente di consiglieri comunali, funzionari e tecnici degli uffici.

Qualcuno glielo ha passato sotto banco, e per prima cosa vorremmo sapere chi è stato. Di conseguenza in commissione c’era una persona che non avrebbe dovuto esserci, sia perché sfruttava credenziali non sue, sia per ragioni di opportunità: una commissione in cui si illustrano le linee guida di un bando da organizzare in seguito a contenzioso che vede coinvolta Hera, non può permettere la partecipazione di un dirigente dell’utility. Più volte – aggiunge Negrini – siamo stati invitati alla prudenza e al rispetto della riservatezza sui lavori della commissione che riguardavano il bando sull’illuminazione, proprio in virtù della delicatezza dei temi trattati. Non è pensabile quindi, che il presidente non si sia accorto che tra i partecipanti ci fosse un dirigente Hera.

Ha commesso un errore e per noi deve dimettersi dal ruolo".