VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Classi al freddo, l’appello: “Maglie termiche e coperte. Bisogna intervenire subito”

Al liceo Muratori-San Carlo di Modena la situazione più ’estrema’. Si è già fatto ricorso anche alla Dad. “Ci vestiamo ’a strati’ ma ci ritroviamo con le mani congelate. E i bagni sono inutilizzabili”

In classe con la coperta: la situazione insostenibile del liceo Muratori-San Carlo

In classe con la coperta: la situazione insostenibile del liceo Muratori-San Carlo

Modena, 17 

Arrivano a scuola direttamente con le coperte ma c’è anche chi, in questi giorni, si è munito di magliette termiche, sciarpe e cappelli.

Gli studenti del liceo Muratori-San Carlo, al pari di altre scuole superiori della città, da tempo seguono le lezioni al freddo e – denunciano – ci sono giorni in cui faticano anche a tenere in mano la penna a causa delle dita delle mani letteralmente congelate.

Per non parlare del bagno: «Impossibile utilizzarlo, si ghiaccia» lamentano gli studenti. La Provincia – tramite il suo presidente Fabio Braglia – ha spiegato di aver ben presente la situazione e di essere al lavoro per cercare di porre rimedio il prima possibile, tanto che ha già convocato la ditta incaricata del servizio affinché si risolvano definitivamente questi disservizi.

«Sono gli stessi professori ad invitarci alla protesta – spiega Lorenzo Primiceri – perchè la situazione è davvero difficile.

Il riscaldamento va e non va: durante la mattinata a volte i termosifoni si accendono poi, però, torna subito il freddo e la situazione è così da prima delle vacanze natalizie. Non è piacevole seguire le lezioni al freddo: ci sono state giornate in cui abbiamo documentato temperature di 14/15 gradi e comunque raramente si superano i 18. Il momento più critico? La mattina, quando entriamo in aula».

«Un giorno il freddo era così pungente che ci hanno lasciato seguire le lezioni in Dad – spiega quindi il compagno, Alberto Gozzi – quel giorno, infatti, come altri c’erano si e no 14 gradi e pare che nella sede Cavour, in centro storico, vi sia ancora più freddo. Sono venuti poi i tecnici, spiegando che avrebbero sistemato il problema ma in realtà la situazione non è cambiata. Alcune nostre compagne arrivano a scuola direttamente con le coperte. Io, personalmente, mi vesto a ‘strati’ con maglia termica, felpa e giacche. Facciamo il possibile per ‘sopravvivere’» ironizza.

Gli studenti fanno anche presente di aver pensato allo sciopero ma attendono il parere dei rappresentanti di istituto.

«In classe un termosifone su due non va – rimarca Sara Bazzi – altrimenti, da quello cho ho saputo, si verificano perdite in presidenza. Abbiamo iniziato a portarci da casa le coperte ma non sempre è sufficiente. Ogni tanto i tecnici arrivano – conclude la giovane – ma qui, a quanto pare, continuano a rimandare il problema, che va avanti da mesi».

A rendere la situazione ancor più complicata, spiegano gli studenti del Muratori, è il fatto che dieci minuti ogni ora, come da regolamento, è necessario tenere le finestre aperte.

«Le temperature diventano quindi insostenibili: le mani spesso fanno male dal freddo e riuscire ad andare in bagno è diventata un’impresa impossibile – denunciano poi i ragazzi di altre classi –. Ci hanno vietato di portare le stufette da casa ma, sinceramente, se il freddo dovesse aumentare risulterebbe davvero impossibile restare seduti, fermi nei nostri banchi. Qualcosa va fatto e subito».

Qualche professore, uscendo dall’istituto afferma di essere a conoscenza del problema – che si protae da mesi con continui guasti – e di essere in attesa che la situazione venga presto ripristinata.