STEFANO FOGLIANI
Cronaca

Distretto ceramico allagato. Iniziata la conta dei danni: "Serve lo stato di calamità, abbiamo bisogno di fondi"

E’ l’appello dei sindaci, che chiedono alla Regione di farsi portavoce. A Sassuolo fango nei parcheggi dell’ospedale e ingresso bloccato in mattinata. Raccolta straordinaria di rifiuti per cantine e garage invasi dall’acqua

Allagamenti nel distretto

Allagamenti nel distretto

Modena, 18 giugno 2025 – La quiete dopo la tempesta. La giornata di ieri ha visto le amministrazioni comunali del distretto ceramico predisporre la ‘conta dei danni’ a seguito del fortunale che ha mandato sott’acqua buona parte dei territori di Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo, allagando cantine, garage e abitazioni oltre a parte del municipio di Formigine e i bagni dello Sportello del Cittadino di Fiorano – ma anche, ad esempio, la chiesa di Madonna di Sotto, a Sassuolo – e danneggiando parchi e strade, strutture pubbliche e private. Con 60 mm di pioggia caduti in meno di due ore in alcune zone, "superando di molto il precedente picco dello scorso autunno", i sindaci uniti si appellano alla Regione per ottenere dal Governo lo stato di calamità e fondi.

A Fiorano, dove le immagini dell’allagamento della Pedemontana hanno fatto il giro del web, tutte le strade bloccate sono state riaperte, ed altrettanto è accaduto a Sassuolo, dove erano stati chiusi tutti i sottopassaggi, e dove le ruspe, fino a ieri pomeriggio, erano al lavoro per liberare dal fango e dai detriti parte dei parcheggi dell’ospedale cittadino, che solo nella tarda mattina ha consentito nuovamente l’accesso dall’ingresso principale, parzialmente allagato. Resta invece ’fuori uso’ fino a venerdi, sempre a Sassuolo, la biblioteca per ragazzi ‘Leontine’ per verifiche tecniche.

Meno critica la situazione a Maranello, dove la normalità era stata ripristinata, con la riapertura dei sottopassi di Pozza e Bell’Italia, già nella serata di lunedi, e dove ieri erano in corso sopralluoghi presso gli edifici pubblici, gli impianti sportivi e i parchi cittadini. A Formigine, l’Amministrazione ha coordinato i lavori per far fronte soprattutto alle esigenze dei privati, che hanno visto l’intervento dei tecnici e dei volontari della Protezione Civile, oltre che dei Vigili del Fuoco, attivando anche servizi per aiutare le persone a sgomberare cantine e garage grazie alla collaborazione con associazioni del territorio come gli Scout, gli Highlanders Rugby Formigine e la Podistica formiginese, che si sono resi disponibili a ‘dare una mano’.

Tornando a Fiorano, le verifiche effettuate presso le scuole d’Infanzia Il Castello e Arcobaleno non hanno riscontrato problemi, come anche quelle effettuate presso i centri sportivi.

In accordo con Hera, i Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello hanno inoltre attivato un servizio straordinario di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti destinato esclusivamente ai cittadini che hanno subito danni a causa dell’allagamento di cantine, garage o piani interrati. Il servizio è stato predisposto per agevolare lo smaltimento dei materiali danneggiati e viene attivato contattando i Comuni stessi. Che, con i sindaci e di concerto con la presidenza della Provincia di Modena, ieri hanno richiesto alla Regione l’attivazione dello stato di emergenza e la dichiarazione di calamità naturale. Il nubifragio ha infatti provocato allagamenti diffusi, danni a strutture pubbliche come scuole e palestre, abitazioni e imprese colpite, circolazione compromessa, eventi sospesi e un ampio patrimonio verde da ripristinare in sicurezza. "Un evento meteorologico straordinario – dichiara il presidente dell’Unione Comuni Distretto Ceramico Matteo Mesini – ha messo a dura prova la tenuta del territorio: chiediamo che la Regione si faccia portavoce presso il Governo delle nostre istanze, per ottenere risorse straordinarie e attivare percorsi di ristoro efficaci per cittadini, imprese e amministrazioni locali". Non mancano le polemiche, anche politiche, e c’è chi ricorda un allagamento ’fotocopia’ 25 anni in via Ghiarola Nuova.