Divisi dalla guerra, la ’reunion’ dei Taglioli

Montese, si è riunita la famiglia con parenti provenienti da Liguria, Bologna, Francia e Toscana. "Una storia di emigrazione a lieto fine"

Divisi dalla guerra, la ’reunion’ dei Taglioli

Montese, si è riunita la famiglia con parenti provenienti da Liguria, Bologna, Francia e Toscana. "Una storia di emigrazione a lieto fine"

Si sono incontrati domenica a Maserno di Montese i Taglioli, arrivati dalla Francia, da Lizzano in Belvedere e dalla ligure Padivarma, vicino a Calice al Cornoviglio, a un tiro di scoppio dal confine con la Toscana. Alcuni, fino a due anni fa, non sapevano dell’esistenza degli altri. È stata Eliane Volpi, italo-francese, a dar vita a quest’incontro che ha permesso di riallacciare rapporti parentali. Da Padivarma sono arrivati Aristide, Eraldo e Floriana Taglioli, con mogli e marito, dalla Francia e da Lizzano si è presentato Mario Taglioli, coprotagonista di questa saga familiare assieme a Eliane venuta con il marito. "Quando siamo arrivati nella piazza di Maserno – ha raccontato uno dei fratelli spezzini - io ho chiamato ad alta voce il nome Mario e un signore seduto davanti al bar si è girato di scatto. Era lui. Non lo avevamo mai visto prima. Di lui ce ne aveva parlato soltanto Eliane, che a sua volta avevamo saputo di lei anni prima". Questa dei Taglioli è una storia di emigrazione da questi monti emiliani. Ed è stata Eliane, nel 2022, a riscoprirla. Era agosto quando arrivò a Montese con in mano un foglio che in paese mostrava alle persone più anziane. C’erano scritti i nomi dei suoi trisavoli, Pietro Taglioli, nato a Montese, e Angela Vaini, nata a Lizzano in Belvedere, del bisnonno Ferdinando Taglioli, nato a Montalto di Montese, e quelli dei nove figli, che avevano lasciato questa loro terra per andare in cerca di fortuna anche oltre frontiera: chi in Corsica, chi in Francia e chi a Roma, Firenze, Bologna e in altri luoghi. Le risposte erano tutte negative. All’Ufficio anagrafe del Comune di Montese le avevano confermato i nominativi, ma non era stato possibile risalire a parenti. Quel ramo dei Taglioni era scomparso da decenni. Una telefonata a Lizzano in Belvedere fu provvidenziale. Nel paese dell’Appennino bolognese tutti conoscevano ‘Il Francesino’ di cognome Taglioli, sui 90 anni. Non fu difficile rintracciarlo. A lui bastò udire il nome del bisnonno della ragazza, Luigi di Ferdinando, che senza esitazione rispose: "Era fratello di mio padre Pietro di Ferdinando". La famiglia di Mario lasciò l’Italia nel 1930 e dalle vicinanze di Tolone rientrò in Italia nel gennaio 1941. "Gli ultimi sei mesi li abbiamo vissuti sotto i bombardamenti italiani e tedeschi", è il racconto di Mario.

Walter Bellisi