"Funeral home, nessuna preclusione Ma deve rispettare regole e vincoli"

"Ampia disponibilità all’imprenditore per la realizzazione di una Funeral Home a Sassuolo, non c’è nessuna preclusione se non il rispetto delle normative che le soluzioni fino ad ora prospettate violano. Se individuerà un’area adatta e senza vincoli saremo felici di accogliere una nuova Funeral Home".

Con queste parole il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ed il vicesindaco Alessandro Lucenti rispondono alle critiche di Gianni Gibellini, amministratore delegato e socio di Cofim Spa, che lamenta ostacoli per realizzare il progetto, "portato avanti invece da un concorrente". "Ci dispiace se le Amministrazioni precedenti avevano fatto intendere che sul terreno, a fianco del cimitero, si potesse realizzare la struttura – proseguono – ma non è così: c’è un vincolo di rispetto dell’area cimiteriale che lo vieta; non è certo colpa nostra se una normativa urbanistica, che non abbiamo fatto noi, lo impedisce. Per quanto riguarda l’edificio oggi sede della Pas (di recente acquistato da Gibellini, ndr), avevamo evidenziato in maniera lampante, attraverso una specifica sul bando d’asta, tutti i vincoli che vi gravavano: non è sulla persona o sull’impresa che ci sono ostacoli, ma sul rispetto delle norme sul quale non vogliamo e non possiamo transigere".

Sindaco e vicesindaco approfondiscono poi la questione della sede della Pas-Croce Blu che deve traslocare. "Noi, purtroppo, non possiamo acquistare una sede per tutte le associazioni, ma cercare di aiutarle sì ed è quello che stiamo facendo". Si lavora alla donazione di un edificio o a un affitto simbolico. Finora tutte le ipotesi sono naufragate, come spiega la stessa associazione: "Nella proposta ipotizzata di acquisto di un ufficio da parte di un privato cittadino, che ringraziamo, è da evidenziare che tale immobile è dotato solamente di area parcheggio condominiale, noi ad ora abbiamo 10 mezzi. Non idonea anche la soluzione prospettata in zona braida. Una collocazione con affitto a lungo termine, seppur calmierato, è difficoltosa per l’economia dell’associazione".

La Pas, il cui unico obiettivo è continuare l’attività, ha avviato una raccolta firme: "Faremo una raccolta fondi qualora si trovi una soluzione per un progetto con fondamenta solide".