JACOPO GOZZI
Cronaca

Guerra in Ucraina, il raduno: "Dottorato nazionale sulla Pace. Unimore sarà in prima fila"

Un centinaio di persone al Sacrario della Ghirlandina: "Chiediamo il cessate il fuoco immediato". Presente tra gli altri il prof Baraldi: "Sta nascendo un nuovo corso di studi per gestire i conflitti".

Guerra in Ucraina, il raduno: "Dottorato nazionale sulla Pace. Unimore sarà in prima fila"

A due anni esatti dallo scoppio della guerra in Ucraina, nel pomeriggio di ieri un centinaio di partecipanti si sono radunati nei pressi del sacrario della Ghirlandina in un momento di raccoglimento e riflessione per lanciare nuovamente un appello di pace e chiedere il cessate il fuoco. Durante il suo discorso, il sindaco Muzzarelli ha ricordato la vicinanza che la comunità modenese ha manifestato nei confronti del popolo ucraino. "Appena la guerra cominciò – le parole di Muzzarelli – ricordo che la nostra città si mobilitò immediatamente per accogliere i rifugiati attraverso associazioni, volontari e privati: nel periodo di massima tensione, durante l’estate del 2022, oltre 3000 profughi trovarono ospitalità a Modena". "Prima della guerra – prosegue il sindaco – nella nostra città vivevano 1863 ucraini, di cui 1400 donne e 173 russi, di cui 148 donne. Oggi, queste persone stanno continuando ad abitare qui nel rispetto reciproco e, da parte nostra, dobbiamo impegnarci perché Modena continui a promuovere dinamiche di pace e solidarietà". Tutte la autorità presenti al momento di raccoglimento hanno ricordato l’importanza di giungere il prima possibile al cessate il fuoco. "Mi auguro – dichiara il prefetto Alessandra Camporota – che il 24 febbraio dell’anno prossimo non ci sarà bisogno di venire a questo presidio".

"Siamo qui per dire no alla guerra – chiarisce Fabio Poggi, presidente del Consiglio comunale di Modena – perché riteniamo che qualsiasi forma di violenza sia un delitto verso l’umanità e, aggiungerei a livello personale, per chiedere che cessi immediatamente ogni utilizzo di armi".

Molto rilevante anche la presenza di Unimore, sempre attiva per promuovere iniziative di pace tra i suoi studenti. "È importante partecipare oggi a questo presidio – spiega Claudio Baraldi, professore del dipartimento di Studi Linguistici e Culturali e delegato alla Rete università della pace – perché, a livello internazionale, la situazione è estremamente complessa ed è necessario uscire da questo conflitto senza avvallare l’aggressione ai danni dell’Ucraina da parte della Russia. In questi anni, Unimore sta compiendo notevoli sforzi nella Rete università per la pace: io e il collega Thomas Casadei del dipartimento di Giurisprudenza siamo delegati per conto del rettore in questa iniziativa che si propone di compiere azioni concrete in ambito accademico. Attualmente, inoltre, sta nascendo un dottorato nazionale di studi sulla pace a cui parteciperà anche anche Unimore: si tratta di un tassello importante per formare attivamente i giovani in un campo che finora, in Italia, non ha avuto grandi sviluppi".