
Il Teatro Comunale ricorda Mirella Freni
Era il 24 maggio 2002 quando all’Università di Pisa Mirella Freni ricevette la laurea honoris causa in Lingue e letterature straniere. Per il grande soprano fu un tributo davvero speciale: "In 47 anni di carriera ho provato tantissime emozioni, ma nessuna può paragonarsi a quella di oggi – confidò Mirella –. Sono abituata al palcoscenico e trovarmi qui a parlare in università mi riempie di soggezione. Sono quasi incredula, ma anche orgogliosa per il riconoscimento di un vita dedicata all’arte, spesa al servizio della musica, che amo tantissimo e che mi ha dato tanto". E proprio a quella giornata speciale sarà dedicato l’incontro in programma domani alle 17 nel Ridotto del teatro Comunale, nell’ambito del progetto Modena Belcanto. Interverranno Leone Magiera, musicista di grande fama e primo marito di Mirella, la figlia Micaela Magiera e Alberto Mattioli, critico musicale e autore di testi dedicati all’opera. Saranno presenti anche due musicologi dell’Università di Angers, Marc Jeannin e David Pouliquen, con interventi in video da Parigi di Danièle Pistone e Gilles Demonet della Sorbona. La conferenza riprenderà i temi della lectio doctoralis che Mirella Freni tenne a Pisa, analizzando il rapporto fra il testo musicale e l’interpretazione in palcoscenico. "Ho sempre pensato che l’interpretazione di un testo musicale sia una particolare forma di creazione – disse Mirella Freni nella sua allocuzione –. È vero che la stessa musica può essere resa in molteplici modi, in diverse sfumature, capaci di toccare l’una o l’altra corda emotiva e del pensiero. Qui sta il lavoro creativo dell’esecutore: dare vita a quei puntini neri scritti sul pentagramma, comprensibili solo da chi è musicista, e farli arrivare all’orecchio e, meglio, al cuore e alla mente di chiunque ascolti, indipendentemente dalle differenze di cultura, di lingua, di strato sociale".
Stefano Marchetti