ALBERTO GRECO
Cronaca

La frana di Boccassuolo scende e inghiotte la terza casa

Non si ferma la colata di fango e detriti. Protezione civile al lavoro per tenere libero l’alveo del torrente Dragone

La frana di Boccassuolo scende e inghiotte la terza casa

Serramazzoni (Modena), 29 aprile 2025 – Sempre più minacciosa la frana di Boccassuolo. Distrutta una terza casa, mentre aumentano i disagi con un’undicesima abitazione adibita a seconda casa, per la quale è stato disposto ai proprietari il divieto di avvicinamento. Emergenza anche per 35 famiglie da tre settimane senza acqua. E la massa di detriti e terreno trascinati nella sua discesa dal monte Cantiere continua ad aumentare.

Un’altra casa distrutta dalla violenza della frana che travolge tutto quello che trova
Un’altra casa distrutta dalla violenza della frana che travolge tutto quello che trova

Ora sono oltre 3,5 i milioni di metri cubi i volumi mossi dalla frana, mezzo milione in più – viene stimato – rispetto al bollettino di lunedì. Una diramazione minore della colata ha raggiunto l’alveo del torrente Dragone. E qui da qualche giorno sono in azione operatori della Protezione civile e delle ditte incaricate per mantenere libero l’alveo: l’obiettivo è cercare di evitare che si creino ostruzioni al corso d’acqua, che potrebbero, in una stagione incerta come quella attuale, alzare il livello dell’allarme.

Tra domenica e ieri al disastro delle due abitazioni già distrutte si è aggiunto il cedimento anche di una terza abitazione, mentre prosegue l’azione di monitoraggio del fronte della frana, che continua a muoversi ad un ritmo compreso tra i 50 centimetri ed il metro all’ora. Per questioni di sicurezza è stato disposto il divieto di avvicinamento alla propria casa di un’altra famiglia non residente, al momento non sulla linea della frana, ma potenzialmente a rischio.

"L’attenzione di queste ore – afferma il sindaco Fabio Braglia - va al torrente Dragone, in cui abbiamo concentrato i mezzi d’opera affinché possano mantenere più libero possibile l’alveo, perché sarebbe davvero drammatico che si creasse una sorta di tappo nel corso d’acqua. Manteniamo monitorata la frana 24 ore su 24, con la nostra presenza e con il costante supporto della Protezione civile, dei geologi del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’università di Modena e Reggio Emilia e di tutto il personale che, da giorni instancabilmente, si adopera per la comunità e al quale va tutto il mio ringraziamento.

Stiamo vivendo l’evoluzione di un dramma che quotidianamente cresce per dimensioni e criticità, e per questo è urgente e necessario ricevere sostegni, supporti e aiuti da parte delle istituzioni.

Ai disagi delle famiglie forzatamente allontanate dalle abitazioni, si aggiunge il disagio di 35 nuclei da tre settimane senza acqua. "Per ora – spiega Braglia – per loro sono stati fatti degli allacciamenti volanti con altre sorgenti, in attesa che Hera installi un bypass definitivo per gli approvvigionamenti con i relativi contatori".

Il bilancio aggiornato del disastro provocato dal movimento franoso è di: 3 nuclei familiari residente evacuati con otto persone; allontanati 11 nuclei familiari non residenti (seconde case) per complessivi circa 20 persone; 51 persone parzialmente isolate, 35 abitazioni senza acqua; 3 abitazioni distrutte; 4 strade comunali impraticabili; 3 ponticelli di attraversamento scomparsi. La frana continua a fare paura.