
Studenti che si incamminano a scuola
"La nuova rotonda di via Peruzzi è un delirio, ci ho messo più di venti minuti per arrivare da via Remesina al Meucci, era tutto bloccato. Ho visto studenti scendere dalle macchine e proseguire a piedi perché altrimenti non sarebbero riusciti materialmente ad arrivare a scuola in orario". Sono le parole di un insegnante al secondo giorno di scuola, che vanno a sommarsi alle tante polemiche sollevate da genitori e non solo a fronte delle lunghissime code che stanno interessando la tangenziale Bruno Losi con il cantiere della rotonda e l’avvio dell’anno scolastico. "Alle 7.35 c’era la fila dalle piscine fino alla rotonda del Mc Donald"; "tangenziale Bruno Losi imbarazzante: 20 minuti per 2 km neanche fossimo a Roma". Già il primo giorno di scuola, lunedì, nonostante gli ingressi scaglionati degli studenti, si erano formate code, aumentate ieri con il livellamento degli orari di ingresso.
"I carpigiani dopo mesi e mesi sono ancora rapiti in macchina dalle idee senza calcoli e previsioni dell’Amministrazione - attacca il consigliere Tommaso Casolari, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio -. Vorrei chiedere ai colleghi di maggioranza se hanno il coraggio di recarsi alle 7.30 della mattina sul posto per chiedere agli automobilisti cosa ne pensano". "Come liceale – prosegue – ho percorso via Peruzzi per cinque anni tutti i giorni. Adesso vedo un cantiere con i suoi arredi e strumenti ancora tutti lì, una deviazione per la piscina ancora lì, gli ingorghi ancora lì come alla fine dell’anno scolastico". Fa appello alla pazienza dei cittadini l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Malvezzi: "La nuova rotatoria tornerà a due corsie - rassicura -. Al momento solo una risulta percorribile per consentire agli operai di lavorare in sicurezza ai cordoli laterali dell’infrastruttura. Per la prima settimana di ottobre, meteo permettendo, tutto tornerà come prima". In merito alle critiche al semaforo a chiamata "che interrompe la fluidità del traffico andando ad aumentarlo", come afferma un automobilista, Malvezzi replica: "I semafori c’erano anche prima, inoltre sono stati messi per tutelare gli studenti a piedi, non esistono solo le macchine".
Maria Silvia Cabri