
Guiglia, pignorato l’edificio che, dopo la ristrutturazione, sarebbe diventato la nuova casa dell’Arma. Da tre anni i militari sono in un ufficio
Si scalda il clima politico a Guiglia tra minoranza di centrodestra e maggioranza di centrosinistra dopo che nei giorni scorsi l’edificio che fino a metà 2021 ha ospitato la caserma dei carabinieri (e che dovrebbe ospitarli di nuovo dopo la ristrutturazione) è stato messo all’asta giudiziaria perché pignorato alla proprietà (l’Arma era in affitto).
Il capogruppo di opposizione, Emiliano Bettelli, attacca: "Ci sentiamo presi in giro da questa amministrazione comunale. Da metà del 2021, infatti, a Guiglia non esiste più una caserma vera e propria dei carabinieri, perché l’edificio che la ospitava, divenuto fatiscente dopo decenni di incuria, non poteva più ospitare i carabinieri in maniera decorosa. Da tre anni e mezzo, quindi, essi sono dislocati presso una sorta di front office, senza nemmeno celle di sicurezza, garage per l’automobile e altre dotazioni tipiche di qualsiasi caserma. In tutto questo tempo, l’amministrazione comunale ci ha sempre rassicurato che il trasferimento sarebbe stato temporaneo, per consentire appunto la ristrutturazione dell’immobile. Invece, qualche giorno fa, abbiamo appreso con nostro grande sconcerto che l’immobile è stato messo all’asta dal Tribunale di Modena. Ora, se da un lato è vero che anche il Comune potrà fare una propria offerta, dall’altro è innegabile che allo stato attuale ci troviamo del tutto privi di una caserma, senza nemmeno la prospettiva di poterla riavere a breve. È una situazione che giudichiamo estremamente grave e nella quale ravvisiamo una grave colpa da parte della stessa amministrazione, la quale non ha saputo evidentemente gestire e fare gli interessi della comunità".
Pronta replica del sindaco, Iacopo Lagazzi, che ribatte: "Mi rammarica la narrazione della minoranza, che stravolge la realtà dei fatti. Ovviamente le cose stanno ben diversamente: l’amministrazione, e i cittadini possono ascoltarsi anche il consiglio di mercoledì scorso, è stata sempre ben attenta alla questione caserma e lo è tuttora. Non è nemmeno una sorpresa il fatto che l’immobile sia stato messo all’asta. Ora, semplicemente, si prospettano due soluzioni: la prima e più auspicabile è che intervenga un privato e l’Arma vada poi in affitto dal nuovo acquirente. In seconda battuta, saremo pronti come Comune a fare un’offerta. Ma, in ogni caso, questo edificio resterà la caserma dei carabinieri e avrà il vincolo di esser ristrutturato secondo il piano già previsto".
Marco Pederzoli