MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Maltrattamenti all’asilo: “Siamo arrabbiati, nessun supporto dalle istituzioni”

La lettera di un gruppo di genitori della materna di Soliera: “Come è possibile che nessuno si sia mai accorto di nulla? I dirigenti scolastici devono rompere il silenzio e contattarci”

Maltrattamenti all'asilo. I genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia Muratori di Soliera hanno scritto una lettera: "Non possiamo più stare in silenzio"

Maltrattamenti all'asilo. I genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia Muratori di Soliera hanno scritto una lettera: "Non possiamo più stare in silenzio"

Bologna, 13 maggio 2025 – Siamo un gruppo di genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia Muratori di Soliera recentemente coinvolta nei fatti riportati dai media. Ci rivolgiamo pubblicamente alle istituzioni scolastiche, agli enti locali, ai giornalisti e all’opinione pubblica, perché non possiamo più restare in silenzio”. Inizia così la ‘lettera aperta’ firmata da ‘un gruppo di genitori della scuola d’infanzia Muratori’, in cui lavoravano le due maestre che nei giorni scorsi sono state indagate per il reato di maltrattamenti aggravati ai danni di minori, nell’esercizio delle loro funzioni educative di cura.

“In questi giorni viviamo un dolore profondo, misto a rabbia e smarrimento. Abbiamo appreso dai giornali, che qualcosa di grave è accaduto all’interno della scuola, a cui tutti i giorni affidiamo i nostri figli con fiducia. Una scuola pubblica, statale, che dovrebbe essere un luogo sicuro, educativo, protettivo. I media hanno scelto di raccontare questa vicenda rincorrendo lo scandalo, raccogliendo ‘voci’, pubblicando titoli che alimentano il clamore, invece di rispettare il riserbo e la delicatezza che una situazione come questa richiederebbe”. “Ciò che più ci ferisce - prosegue la lettera - è il silenzio delle istituzioni scolastiche, che non hanno ritenuto opportuno contattare le famiglie per spiegare cosa stia accadendo, per informarci sui fatti, per supportarci nel gestire le emozioni e le domande dei nostri figli. Tutto quello che sappiamo lo apprendiamo dalla stampa. E questo è inaccettabile. Come è possibile che nessuno si sia preso la responsabilità di guidarci in questo momento tanto delicato? Dove sono la trasparenza, la cura, l’ascolto che dovrebbero essere alla base del patto educativo tra scuola e famiglia? E soprattutto, lo diciamo con sconcerto e incredulità, non ci capacitiamo che nessuno si sia accorto di nulla. Davvero nessuno ha mai sentito, visto, intuito? Nessun collega, nessun responsabile, nessuna figura adulta che avrebbe potuto (e dovuto) vigilare?”.

Ancora affermano i genitori: “I nostri bambini continuano ad andare a scuola come se nulla fosse. E noi, genitori, dobbiamo guardarli negli occhi ogni mattina e far finta che tutto vada bene. Ma tutto non va bene. Dopo questa lettera, ci auguriamo sinceramente che qualcuno dei referenti istituzionali scelga finalmente di contattarci, ascoltarci e coinvolgerci. Abbiamo diritto a sapere cosa è stato fatto, cosa si intende fare, e come saranno tutelati i nostri figli da ora in avanti. Pretendiamo che venga posta fine al chiacchiericcio pubblico alimentato da articoli sensazionalistici e superficiali, che non fanno altro che accrescere la sofferenza delle famiglie, creando un clima insostenibile per chi è coinvolto direttamente. Non vogliamo più essere spettatori impotenti di una narrazione che ci riguarda nel profondo. Vogliamo essere ascoltati. Vogliamo risposte. E le vogliamo ora”. Firmato: Un gruppo di genitori della scuola d’infanzia Muratori.

Da parte sua, la sindaca di Soliera, Caterina Bagni ribadisce che “come amministrazione comunale confermiamo la piena disponibilità nei confronti delle famiglie”.

Le accuse nei confronti delle maestre sono pesanti: avrebbero infatti maltrattato per giorni, forse mesi da quelle ‘tate’ a cui le famiglie avevano affidato ciò che di più caro hanno al mondo: i propri bambini. Sono accusate di aver maltrattato diversi bambini di soli quattro anni due educatrici di una scuola di infanzia di Soliera: parliamo di aggressioni verbali ma anche fisiche che avrebbero provocato nei piccoli alunni gravi traumi, facendo trascorrere le loro giornate in sezione in un clima di puro terrore. Lo scorso 29 aprile, infatti, gli agenti del commissariato di Carpi, diretto dal vice questore Paola Convertino hanno eseguito nei confronti delle due maestre, di 64 e 67 anni l’ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di insegnante per la durata un anno, emessa dal Gip.