MARCO PEDERZOLI
Cronaca

"Minori non accompagnati, il Governo taglia i fondi"

Grido d’allarme, da parte dell’Unione dei Comuni Terre di Castelli, sui fondi pubblici destinati all’accoglienza di minori stranieri non...

Grido d’allarme, da parte dell’Unione dei Comuni Terre di Castelli, sui fondi pubblici destinati all’accoglienza di minori stranieri non...

Grido d’allarme, da parte dell’Unione dei Comuni Terre di Castelli, sui fondi pubblici destinati all’accoglienza di minori stranieri non...

Grido d’allarme, da parte dell’Unione dei Comuni Terre di Castelli, sui fondi pubblici destinati all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. All’appello, sostanzialmente, mancano circa 310.000 euro, e l’Unione dei comuni Terre di Castelli ha scritto con urgenza alla Prefettura, per manifestare questo problema e, soprattutto, chiedere una soluzione. "I tagli decisi, a fine giugno, dal Governo Meloni al Fondo per i minori stranieri non accompagnati – recita la nota dell’Unione diffusa ieri - rischiano di costare oltre 300mila euro agli otto Comuni dell’Unione Terre di Castelli. Per questa ragione, i responsabili della Struttura Welfare Locale e del Servizio Finanziario dell’ente hanno scritto con urgenza alla Prefettura di Modena, e per conoscenza all’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e alla Regione Emilia-Romagna, rappresentando la grande preoccupazione che questa decisione non solo unilaterale, ma anche retroattiva, rischia di avere sugli equilibri di bilancio degli Enti locali.

Per gli otto Comuni dell’Unione Terre di Castelli (Castelnuovo, Castelvetro, Guiglia, Marano, Savignano, Spilamberto, Vignola e Zocca) le conseguenze di questa decisione sono particolarmente critiche. Tra il secondo semestre 2023 e il primo semestre 2025, l’ente locale ha già sborsato 375.694 euro. Ad ora, dallo Stato sono arrivati poco più di 66mila euro. Ne mancano all’appello ancora 309.692".

Iacopo Lagazzi, presidente dell’Unione, commenta: "Il Governo non può decidere, dall’oggi al domani, di scaricare sui Comuni le conseguenze dell’aumento dei flussi in arrivo nel nostro Paese a partire dal 2023. Noi, come Enti locali, abbiamo fatto la nostra parte. Adesso, il Governo non può rimangiarsi la parola data e mettere noi in difficoltà". Nella missiva, l’Unione Terre di Castelli chiede quindi al Ministero di "garantire la totale copertura dei costi sostenuti, quindi delle risorse richieste per gli anni 2023, 2024 e anche 2025. In mancanza di un riscontro sugli incassi, l’Ente locale dovrà agire per la tutela delle ragioni di credito vantate nei confronti del Ministero".

Marco Pederzoli