OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Montagna, monitoraggio continuo: "È l’area più colpita negli ultimi anni. Previsti 40 interventi sulla viabilità"

Luca Rossi, dirigente della Provincia, fa il punto dopo le emergenze di maggio 2023 e giugno 2024: "Programmazione ampia per ripristinare le strade nel più breve tempo possibile. Ponti sotto controllo"

Luca Rossi, dirigente della Provincia

Luca Rossi, dirigente della Provincia

Modena, 15 marzo 2025 – Dopo le piogge che hanno flagellato l’Emilia-Romagna negli ultimi anni, la Provincia di Modena ha avviato un’importante serie di interventi per mettere in sicurezza la rete stradale.

"Stiamo monitorando la situazione, riparando ai danni delle scorse emergenze e tenendo sotto controllo l’allerta diramata in questi giorni" afferma Luca Rossi, dirigente del Servizio Viabilità dell’ente Provincia.

Rossi, qual è il quadro per la viabilità provinciale con questo maltempo?

"La Provincia di Modena gestisce circa 1.000 chilometri di strade, di cui 600 in area collinare e montana. In queste ore siamo impegnati principalmente su due fronti: il monitoraggio della sicurezza dei ponti sui fiumi Secchia e Panaro e la gestione del dissesto idrogeologico causato dalle piogge".

Ci sono rischi di chiusura per i ponti?

"Le precipitazioni possono far salire i livelli dei fiumi, e in caso di superamento delle soglie di sicurezza i ponti vengono chiusi al transito. Al momento, però, i livelli sono coerenti con le previsioni e non ci sono condizioni che richiedano la chiusura di ponti provinciali. Tuttavia, il monitoraggio è costante. Nelle ultime ore non abbiamo registriamo frane significative, ma piccoli smottamenti. In ogni caso, il nostro personale è sul campo per monitorare eventuali evoluzioni della situazione".

Dopo le alluvioni del 2023 e del 2024, quali interventi avete avviato per la messa in sicurezza del territorio?

"Dopo maggio 2023 e giugno 2024 abbiamo realizzato un censimento dei danni che ha subito il territorio di Modena e così abbiamo pianificato una serie di interventi per il ripristino della viabilità, in collaborazione con la struttura commissariale, prima diretta da Francesco Paolo Figliuolo e ora da Fabrizio Curcio. Attualmente siamo in fase di aggiudicazione di una quarantina di interventi, alcuni dei quali sono già partiti e altri che dovrebbero partire entro giugno di quest’anno e concludersi entro l’estate del 2026".

Quali sono le aree più fragili?

"La montagna è stata la zona più colpita, con frane e smottamenti che hanno reso necessari interventi di consolidamento. Tra i cantieri più rilevanti abbiamo quelli per la ricostruzione dopo la frana delle Due Querce sulla strada provinciale 26, quelli alla Fontanina su via Giardini a Serramazzoni e alla Biricuccola sulla Fondovalle Panaro. Alcuni interventi sono già partiti, in particolare quelli progettati direttamente dalla Provincia, mentre altri verranno assegnati entro giugno e partiranno successivamente. Si tratta di una programmazione ampia che coinvolge più enti, con l’obiettivo di ripristinare la viabilità nel più breve tempo possibile. I danni maggiori si sono registrati nella montagna, quindi gli interventi sono concentrati in quell’area.

I ponti sulla pianura sono sotto controllo e, fortunatamente, non hanno subito danni".

Quali sono le prossime mosse per la Provincia di Modena?

"Proseguiremo con il monitoraggio costante e con la realizzazione degli interventi previsti. L’allerta resta attiva e continueremo a lavorare per garantire la sicurezza della viabilità, intervenendo prontamente in caso di necessità. Il nostro obiettivo è migliorare la resilienza del territorio e ridurre il rischio di criticità in futuro. La situazione, dunque, è sotto controllo, ma l’attenzione resta alta".