
L’incontro dei residenti di Casa Pifferi con i referenti del Comune
A dispetto del periodo tipicamente feriale, sono stati giorni di lavoro per il comitato ‘Borgo Casa Pifferi’ che si batte contro l’installazione di un’antenna telefonica su un terreno non lontano dal borgo stesso. L’incontro con l’Amministrazione comunale non ha prodotto esiti apprezzabili, salvo certificare che gli aderenti al comitato – una ventina di famiglie – quell’antenna non la vogliono e che il Comune, trattandosi di un accordo tra privati che bypassa le competenze comunali, ha margini di manovra ragionevolmente stretti. Il comitato ha pertanto incaricato un legale e ha scritto al Comune, per fare in modo che l’iter che porterebbe all’installazione dell’antenna si fermi e venga considerato, spiegano il presidente Carlo Morini e i consiglieri Fabio Farina e Orlandi Maria Cristina "l’impatto che avrebbe un oggetto di 35 metri collocato su un terreno e il cui impatto andrebbe ben oltre il terreno su cui viene installato".
Il comitato ha interessato anche Italia Nostra, Legambiente, l’associazione ‘I borghi più belli d’Italia’ facendo presente come Casa Pifferi sia la borgata più antica – le prime testimonianze dell’insediamento risalgono all’anno del Signore 888 - che c’è sul territorio sassolese e contano di allargare, per quanto possibile, il fronte del dissenso, andando oltre l’opposizione già presentata attraverso il legale. Con la quale si formalizza "la più ferma e formale opposizione alla prevista installazione dell’antenna 5G". La zona, si legge ancora, "presenta indubbi pregi naturalistici, paesaggistici e storici, che verrebbero certamente e irrimediabilmente danneggiati dall’installazione del manufatto".
Il Comitato, attraverso la lettera del legale, manifesta anche dubbi "sull’impatto sulla salute degli abitanti della zona e sul valore degli immobili" oltre che "sulla mancata previsione di opere di mitigazione dell’impatto visivo". Basterà? Non è detto, ma intanto "un primo ‘fermino’ – spiegano gli aderenti al comitato - possiamo dire di averlo messo e adesso aspettiamo gli eventi, sperando che il tempo possa darci ragione".
Il termine per presentare rilievi all’ipotesi di installazione dell’antenna scade il 17 agosto, e pare oltre quella del comitato di lettera di posizione ce ne sia un’altra, presentata da un altro residente. "L’obiettivo più immediato era fermare, in tempo, la ‘macchina’ che si è messa in moto. Vediamo cosa riusciamo a ottenere ma la nostra battaglia – conclude Orlandi – andrà avanti. E da parte del Comune ci aspettiamo sostegno".
Stefano Fogliani