Nuovi guai per Passaro, ora rischia il processo per l’assalto alla Cgil

Dopo l’arresto per bancarotta arriva la richiesta di rinvio a giudizio per la manifestazione a Roma. L’ex leader del movimento ’Io Apro’ filmò l’invasione della sede sindacale. L’avvocato: "Ma non partecipò"

Davanti al Gip ieri ha scelto il silenzio ma, nel frattempo, sono arrivati nuovi guai per l’imprenditore di Castelfranco ed ex leader del movimento ‘IoApro’ Biagio Passaro. Infatti ieri la Procura di Roma ha chiesto il processo per l’assalto alla Cgil dell’ottobre dello scorso anno: in quell’occasione Passaro era stato arrestato e poi scarcerato per la devastazione alla storica sede del sindacato. L’udienza preliminare davanti al gup è stata fissata per il 7 dicembre. Passaro deve rispondere dei reati di devastazione e il saccheggio in concorso.

La scheda: Biagio Passaro, da manager del gruppo Regina Margherita a leader del movimento #ioapro  

Biagio Passaro fotografato davanti al suo ristorante
Biagio Passaro fotografato davanti al suo ristorante

L’imprenditore, brand manager del franchising Regina Margherita Group aveva documentato con foto e video, postandoli sul proprio profilo Facebook, le varie fasi della manifestazione nella capitale e durante l’assalto alla sede della Cgil aveva gridato: "Si sfonda" e "Ragazzi, IoApro e tutti hanno invaso la Cgil". Con questi comportamenti, secondo i pm della Procura di Roma, Passaro "manifestava apertamente la sua completa adesione ai fatti di devastazione della sede della Cgil e la sua continuativa e fattiva partecipazione ai disordini che hanno portato all’azione distruttiva dei locali interni della sede istituzionale del sindacato". Secondo i suoi legali, l’avvocato Carlo Taormina e Nicola Trisciuoglio però, Passaro non ha commesso nessuno dei reati che gli vengono contestati. "E’ un’udienza preliminare parossistica – afferma Trisciuoglio - lo dimostreremo con quello che è stato il provvedimento del Riesame di Roma, quando Passaro è stato scarcerato perchè nei fatti ha svolto quasi una funzione documentarista di quello che stava accadendo. Le parole dette non hanno attinenza ad assalti, devastazione ma commentano un evento al di fuori di qualsiasi partecipazione del nostro assistito. I suoi video sono stati addirittura usati dalla Procura per identificare persone ritenute responsabili di reati. Concludo affermando che questo procedimento è quantomeno risibile nella sua formulata impostazione nel capo di imputazione, motivo per il quale ritengo che l’udienza preliminare in questo procedimento non sarà come dovrebbe essere di filtro: probabilmente ci sarà un patetico rinvio a giudizio. Un processo nel quale anche questa volta Passaro sarà ritenuto estraneo dalla devastazione della sede sindacale".

Come noto ora Passaro è in carcere, dopo l’arresto, da parte della finanza, per i reati di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. L’avvocato Trisciuiglio, rappresentato dalla delegata Terracciano del Foro di Napoli ha fatto avvalere Passaro, ieri, della facoltà di non rispondere con la precisazione che saranno nominati i consulenti tecnici della difesa per valutare le indagini: "Renderemo interrogatorio appena i consulenti tecnici saranno in possesso degli atti e ci daranno idonea relazione".