Orrore a Soliera: morto Paolo Soncin, gravissimi moglie e suocero. “Famiglia quasi invisibile: siamo increduli"

Ha preso a martellate i familiari poi si è tolto la vita. Vicini di casa sotto choc: "Il padre da qualche mese era andato ad abitare da loro, apparivano in armonia. Una tragedia inaspettata"

Il 68enne Paolo Soncin, la casa di Soliera

Il 68enne Paolo Soncin, la casa di Soliera

Soliera (Modena), 18 gennaio 2023 – “Aiuto, aiuto": è il grido disperato proveniente da una donna. Una donna che stava per essere uccisa, nella sua casa, per mano di suo marito. Quello stesso uomo che ha cercato di uccidere anche il padre di lei, colui che vari anni fa le aveva dato in sposa la figlia. Nel quartiere residenziale di via Marconi a Soliera, nella casa gialla d’angolo, dove verso le 12.30, la tranquillità è stata rotta da quella tragica richiesta di aiuto della donna che stava cercando di sottrarsi alla furia omicida del marito, Paolo Soncin, che dopo essersi accanito contro di lei e il suocero, si è impiccato al piano terra, in quella rimessa in cui teneva la barca che era solito portare al mare o al lago per le uscite estive.

I residenti del quartiere sono sotto choc: si affacciano, richiamati dalla sirena delle ambulanze e dal via vai delle macchine dei carabinieri. Scendono in strada ma restano lontani, increduli e smarriti. "Erano da poco passate le 12 – racconta il vicino di casa – quando ho sentito una donna urlare ‘aiuto’. Al secondo piano abita una coppia e con loro anche il padre della donna, che è rimasto vedovo. Ma cosa è successo? Non posso credere a quello che si sta dicendo in paese…".

Incredulità: la sensazione manifestata dai residenti del quartiere e anche dagli abitanti che si sono avvicinati al luogo della tragedia. La famiglia Soncin era riservata; pochi paiono conoscere nello specifico la moglie e il marito, ma in tanti riconoscono i visi nelle foto: "Ah si, ma è Paolo! Ma non ci posso credere, l’ho visto qualche giorno fa davanti a casa. Una coppia tranquilla, come tante altre, non parevano avere problemi. Spesso si vedevano insieme, passeggiare per il centro del paese. Erano da poco andati in pensione: lui lavorava in un’officina meccanica, lei per alcuni anni ha fatto le pulizie al Bocciodromo".

"Hanno due figlie, e dei nipotini – incalza una signora in bicicletta –. I piccoli spesso erano dai nonni, per fortuna che oggi (ieri per chi legge, ndr) non c’erano, che tragedia". "Li conoscevo di vista, per me erano normali, mai avrei pensato ad una tragedia simile. Una bella coppia, come viene descritta dai vicini e da chi li vedeva insieme. E come appaiono dalle foto postate sui social, immagini di famiglia, di momenti di festa, sorrisi, tutti insieme. Una coppia senza problemi, in apparenza.

"Alcuni mesi fa il padre della donna era andato a stare con loro, ma non sappiamo se ancora abitasse lì", aggiungono alcuni passanti. "Una tragedia inaspettata", il commento unanime, ma c’è anche chi si spinge oltre, affermando che "con l’arrivo in casa del suocero le cose erano cambiate e c’erano dei litigi a volte". Al piano terra della casetta gialla, tra scientifica e militari, alcune persone piangono, ragazze giovani, che qualche parente o amico cerca di consolare. Anche al Bocciodromo di Soliera, dove fino a qualche anno lei faceva le pulizie, risuona ovunque il cognome Soncin: tutti parlano della tragedia e riconosco il viso della signora. "Non li conosco personalmente – è il cordoglio del sindaco di Soliera, Roberto Solomita – ma a nome della comunità esprimo lo sgomento per questa tragedia che ci ha lasciati senza parole. Ora la sola speranza è che le persone ferite possano stare meglio al più presto".