STEFANO FOGLIANI
Cronaca

"Sala consiliare ancora chiusa, via l’assessore"

Menani e Macchioni chiedono le dimissioni di Pennacchia: "Dopo un anno siamo sempre al punto di partenza, inaccettabile"

I lavori del Consiglio comunale nel comando della polizia locale

I lavori del Consiglio comunale nel comando della polizia locale

"Un anno non è bastato a risolvere il problema, e la cosa non depone a favore delle capacità di questa Giunta di affrontare questioni anche minime". La questione, in realtà, non è minima, perché parliamo della sala consiliare sassolese, luogo-simbolo della politica cittadina, chiusa da un anno. "La misura è colma: sembrava che almeno il Consiglio di luglio riuscissimo a farlo in sala consiliare, e invece…". Invece anche martedi sera giunta e consiglieri si sono ritrovati presso la sala riunioni del comando della polizia locale. Lega e il consigliere civico Macchioni che chiedono le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Mara Raffaella Pennacchia.

"Toccava a lei risolvere il problema", aveva detto Macchioni nei giorni scorsi, mentre nel corso dell’ultima seduta è stato Gian Francesco Menani, ex sindaco e oggi consigliere leghista, ad evidenziare come la vicenda stia diventando "una telenovela, che peraltro la dice lunga sulla capacità dell’assessore Pennacchia di gestire i lavori pubblici". I problemi che decretarono la chiusura della sala consiliare – un anno fa – riguardano infiltrazioni e problemi all’impianto elettrico, problemi che si erano già manifestati anche con l’Amministrazione precedente, già da gennaio 2024. Da lì in avanti, complici le elezioni, il consiglio non si era praticamente più riunito. Dopo le elezioni, invece, primo consiglio, a giugno, in piazza Garibaldi, secondo a luglio in sala consiliare e poi stop. "Dopo un anno siamo al punto di prima: qualcuno – attacca Macchioni – ha dormito e qualcuno si è dimostrato non in grado di svolgere il ruolo che ha". Il bersaglio di Macchioni è lo stesso di Menani, ovvero il già citato assessore ai lavori pubblici e se non è dato, oggi, sapere quando la sala consiliare tornerà disponibile – si parla di settembre, ma siano ai di dice – non si può fare a meno di registrare come la sala riunioni del comando della polizia locale non sia particolarmente funzionale ai lavori consiliari.

"Tra sedie sparse e microfoni volanti, sembriamo degli scappati di casa, non una pubblica istituzione", dice ancora Macchioni, cui fa eco Luca Caselli, ex sindaco, ex presidente del consiglio comunale e oggi capogruppo di Fratelli d’Italia. "Continuiamo a ritrovarci qui, in questa bella sala. A casa mia c’è più tecnologia, si mangia meglio e c’è anche spazio per il pubblico. Questa sala, con consiglieri accampati, con i microfoni che passano di mano e senza nemmeno un piano su cui appoggiare un foglio è l’immagine di questa Giunta e del suo primo anno di mandato. Tanto fumo e pochissimo arrosto".

Stefano Fogliani