
Modena, 12 dicembre 2024 – “L’ho vista entrare e dirigersi verso la mensa. Aveva abiti pesanti addosso, giacca e maglione quindi sicuramente non era settembre. Credo anzi siano passate sei settimane, sette forse. Mi ricordo di lei perchè ci conosciamo un po’ tutti e il suo era invece un volto nuovo”.
Mistero nel mistero: Daniela si recò a Porta Aperta per riuscire a mangiare un pasto caldo circa due mesi fa secondo il testimone. Ad incrociare lo sguardo della 31enne Daniela Ruggi, scomparsa dal 20 settembre da Vitriola di Montefiorino, dove viveva il coordinatore di prima accoglienza di Porta Aperta.
Come noto l’unico indagato al momento per la scomparsa della giovane – il reato contestato è sequestro di persona – è Domenico Lanza, 67 anni di Polinago; per tutti lo ‘Sceriffo’.

L’uomo è finito in carcere per detenzione illegale di armi ma nei prossimi giorni il Ris passerà a setaccio la sua abitazione in cerca di eventuali elementi che portino a Daniela, essendo stato trovato in possesso degli indumenti intimi della giovane. Dov’è Daniela? Sicuramente è stata vista spesso a Modena, in stazione e, appunto, alla mensa di Porta Aperta dove molte persone bussano per avere un piatto caldo o un tetto per la notte o qualche vestito pulito. . “I nostri servizi sono aperti a tutti, senza distinzione – spiega il coordinatore – C’è la portineria, dove abbiamo un primo contatto con le persone e lì presto servizio ogni tanto. Ricordo che io e un mio collega l’abbiamo intravista ed era già ottobre. Non era certo in maglietta e a settembre ancora c’era caldo: aveva se non sbaglio un maglione con qualcosa sopra; le braccia non erano scoperte – commenta il giovane. Quando le persone arrivano da noi, e sono tante possono mangiare e cerchiamo via via di intercettarle, facciamo una sorta di accoglienza.
Proviamo a fare un po’ di conversazione e un ascolto approfondito per poi registrarle ma la verifica fatta suggerisce che Daniela non si è mai fermata al punto di ascolto; è passata in modo informale – continua. Non vorrei sbagliare ma, secondo me, parliamo di 6/7 settimane fa e ha fatto solo accesso alla mensa anche perchè per le docce è prassi chiedere nome e cognome”.
Il coordinatore specifica appunto di averla intravista mentre si recava in portineria: “Ricordo il suo volto perché era nuova, usciva dalla nostra ‘cornice’. Ho intuito che stesse andando a mangiare poiché era diretta verso la mensa ma da quel che so è stata un’unica occasione, poi non è più tornata”. In tanti hanno visto Daniela gli ultimi giorni di settembre e in particolare alla stazione di Sassuolo dove era solita bere il caffè nel bar della zona. Non solo: il 18 settembre, il giorno della presunta scomparsa si ferì proprio mentre si trovava in Stazione. A raccontarlo alle telecamere dell’inviato di Storie Italiane è proprio chi l’ha soccorsa quel giorno.
“Abbiamo chiamato l’ambulanza – spiega una donna – è caduta inciampando nel cordolo del marciapiede e l’hanno portata in ospedale”. Come noto Daniela quel giorno avvisò la mamma che un’ambulanza dei volontari l’avrebbe poi riportata a casa, a Vitriola dove arrivò intorno alle 20.
La mamma della 31enne le telefonò il giorno seguente: Daniela stava bene. Da quel momento di lei si è persa ogni traccia.