GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Scout modenesi, fuga dal Jamboree in Corea del Sud. Prima l’afa e ora il tifone: "Spostati in zone sicure"

Raduno mondiale minacciato dall’uragano Khanun. Trenta i modenesi evacuati Le responsabili Agesci: "Stanno bene e anche le famiglie sono state informate"

Modena, 8 agosto 2023 – Anche per una trentina di scout modenesi Agesci, tutti ragazzi tra i 12 e i 16 anni esclusi quattro caposcout maggiorenni, il raduno mondiale Jamboree in Corea del Sud deve volgere al termine. Come comunicato ieri dalla Farnesina, la manifestazione è minacciata dal tifone Khanun: dovrebbe arrivare mercoledì pomeriggio e durare anche per tutta la giornata di giovedì. Dopo aver colpito il Giappone, la tempesta si sta spostando proprio nelle zone dov’è Saemangeum, città a sud ovest di Seul nella regione di Buan, sede della 25esima edizione del Word Scout Jamboree.

In totale, i partecipanti al World Scout Jamboree del contingente italiano sono 1.200
In totale, i partecipanti al World Scout Jamboree del contingente italiano sono 1.200

Raduno in Corea, scout cesenati nell’odissea: “Caldo tropicale”

“I ragazzi stanno tutti bene e la situazione è sotto controllo – rassicura Alice Davalli, responsabile Agesci per la zona Modena-Pedemontana –. Oggi (ieri, ndr) ci risulta che i ragazzi stiano continuando a svolgere le attività in modo regolare, e per domani (oggi, ndr) è già stata organizzata l’evacuazione di tutti gli scout, in aree più sicure e lontane dal tifone". Vale a dire in altre zone del Sud Corea e dell’area metropolitana di Seul.

Solo pochi giorni fa un problema legato al Jamboree era in realtà l’ondata di calore e l’afa. Ragione per cui i contingenti statunitensi e inglesi hanno deciso di spostarsi dal campo dove ha luogo la manifestazione, lamentando anche una certa disorganizzazione, in primis nel reperimento di acqua. Diversi ragazzi hanno anche accusato il colpo del caldo, tra malori e disidratazione.

“Appena l’abbiamo saputo – prosegue Davalli – abbiamo contattato i capi. In realtà, la situazione che ci hanno riferito non era così drammatica, nulla che non ci si potesse aspettare da un evento a cui partecipano in media 40mila persone e che si svolge in estate. Nessuno dei nostri ragazzi ci risulta che si sia sentito male". La responsabile Agesci per la zona di Modena, Claudia Canepone, conferma: "Subito ci siamo preoccupati, poi abbiamo capito che la situazione non era grave – riferisce –. Appena dopo però è arrivata la notizia del tifone".

Il rientro rimane programmato secondo quella che era la data di chiusura del Jamboree, ovvero il 12 agosto. A comunicarlo sono proprio i responsabili del cintingente italiano, che avevano già avvertito le famiglie del problema afa tramite una lettera: "Lo spirito dei ragazzi è vivo: sono entusiasti di questa esperienza che ha le caratteristiche della vera avventura scout". Certo un’avventura lo è di sicuro, ma forse con un po’ di rammarico per non averla conclusa come ci si aspettava.