
Il cantiere in via Roosevelt che ha sollevato polemiche di commercianti e Fd’I
I lavori su via Roosevelt stanno proseguendo regolarmente e la conclusione, salvo imprevisti, è prevista entro luglio, con un proseguimento in autunno per il completamento delle opere a verde e la messa a dimora degli alberi, visto che per aumentare le possibilità di attecchimento, non si possono piantare in estate.
Serena Pedrazzoli, assessora al Patrimonio verde e Ambiente, interviene in merito al cantiere che sta interessando una parte di via Roosevelt, dopo le polemiche sollevate dal comitato dei commercianti.
"Posto che l’Amministrazione comunale ha sempre seguito da vicino lo sviluppo del cantiere anche attraverso diversi sopralluoghi che io stessa ho compiuto, l’ultimo lo scorso 24 aprile nel corso del quale ho anche incontrato alcuni dei commercianti impattati dai lavori – prosegue l’assessora – posso dire che il cantiere ha accumulato un ritardo dovuto principalmente alla grande quantità di giorni di pioggia (una quarantina circa) da gennaio a oggi che hanno comportato lungaggini e sospensioni dei lavori".
Un altro motivo "non secondario che ha causato rallentamenti, è stata la scelta di gestire il cantiere mantenendo la strada aperta al traffico per ridurre il più possibile il disagio per attività e residenti.
Per questo motivo – spiega Pedrazzoli – anche i lavori di fresatura e ripavimentazione del fondo stradale saranno effettuati su una corsia per volta, proprio per non chiudere la strada e garantendo il passaggio con un senso unico alternato".
L’assessora poi ricorda che "l’intervento viene effettuato sia per incrementare le dotazioni verdi e gli spazi permeabili in contesti di elevata artificializzazione, con benefici ambientali e climatici, sia per proteggere l’ambiente urbano dalle conseguenze di piogge intense e alluvionali alle quali è particolarmente esposto.
L’obiettivo – specifica – è realizzare al centro della strada un ‘giardino della pioggia’ nel quale far confluire naturalmente l’acqua piovana.
Per fare questo è necessario invertire la pendenza della strada stessa da ‘schiena d’asino’ (la curvatura normale delle strade, per indirizzare l’acqua verso l’esterno) a ‘impluvio’, con un avvallamento centrale che, appunto, raccoglie l’acqua.
Il cosiddetto abbassamento della strada che nell’interrogazione di Fratelli d’Italia viene definito come un problema o un imprevisto è, quindi, parte integrante del progetto.
Credo sarebbe più opportuno e utile per la collettività informarsi e capire come stanno le cose prima di sollevare polemiche ingiustificate".
Maria Silvia Cabri