Acqua potabile in spiaggia. Le barricate dei bagnini

Chi non ce l’ha, grida allo spreco. Cardinali: "A parte i costi che schizzano, che senso ha usarla per lavarsi i piedi?". Pascucci: "Ma i bambini la bevono?" .

Acqua potabile in spiaggia. Le barricate dei bagnini

Acqua potabile in spiaggia. Le barricate dei bagnini

Pesaro, 23 marzo 2024 – Un decreto legislativo fatto dal Governo imporrebbe – il condizionale è d’obbligo – di usare negli stabilimenti balneari l’acqua potabile anche per le docce, le fontanelle ed i bagnini. Cosa che lungo tutto il lungomare cittadino, dal porto fino a Fosso Sejore, ora non accade perché viene usata per i servizi l’acqua del vecchio acquedotto romano. Condotte fra l’altro costate alla pubblica amministrazione non pochi soldi. Gli operatori di spiaggia non sanno se ridere o piangere.

"Proprio per non sprecare l’acqua potabile è stata fatta passare una condotta lungo la spiaggia, per potere usare, come acqua dei bagni, quella del vecchio acquedotto romano. Per noi – dice Andrea Ranocchi titolare di un bagno storico, il Marevivo, in via Nazario Sauro – non è un grosso problema perché abbiamo un baypass per cui convogliamo nelle docce, nella fontanella e nei bagni l’acqua potabile. Il problema non è quello ma sembra una scelta assurda visto anche i problemi che insorgono tutte le estati con la mancanza di acqua potabile".

Riccardo Pascucci dei bagni Due Palme all’inizio della pista ciclabile Sottomonte ed anche ex assessore comunale, la prende a ridere: "Questi per fare una norma del genere stanno evidentemente poco bene. Pensare di usare per i bagni l’acqua potabile quando abbiamo quella del vecchio acquedotto mi sembra veramente assurdo. Ma perché, i bambini bevono quando fanno la doccia? Stiamo scherzando. Anche perché è possibile che l’acqua che usiamo se la facciamo analizzare forse è meglio di quella che esce dai rubinetti. Ai bambini si deve insegnare proprio a non sprecare l’acqua. Poi questa estate con gli alberghi pieni e tutta la gente che fa la doccia in camera quanta acqua arriva in spiaggia? Il tutto per usare acqua potabile per i bagni...".

Anche Sabina Cardinali che siede nei tavoli nazionali dei gestori di spiaggia per Cna è scettica: "Fra l’altro tutti i concessionari di spiaggia quando venne fatta la doppia condotta, parteciparono in parte anche alle spese. Ma al di là delle spese che aumenteranno in questo modo del 40 per cento, sembra assurdo, visto che siamo tutte le estati in emergenza, che si possa sprecare quella potabile per togliere la sabbia dei piedi oppure per andare al bagno. Fra l’altro pochi anni fa ci fu una rottura dell’acquedotto e tutta la città rimase a secco in piena estate. E gli ospiti degli alberghi scendevano in spiaggia per farsi la doccia. Una risorsa, l’acquedotto romano, in tutti i sensi. E in una riunione, presente Mauro Tiviroli di Mms, volevano addirittura avere la possibilità di riciclare proprio l’acqua delle docce per annaffiare piante o fare le pulizie, proprio per non consumare quella potabile. Storia assurda"