
Strada chiusa tra Romagna e Carpegna C’è già chi fa la conta dei danni La chiusura dei riminesi è stata fatta a sorpresa
Tiene banco la vicenda della strada provinciale 2 del Conca chiusa dalla Provincia di Rimini ma con importanti ricadute nel Montefeltro. Le novità le annuncia Giacomo Rossi, consigliere regionale di Civici Marche, che si è attivato sulla questione: "Mi sono sentito direttamente con il Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Rimini, che ringrazio, al quale ho sottoposto la questione così come hanno fatto diverse istituzioni del territorio. Mi hanno comunicato che l’incontro con la Provincia di Pesaro-Urbino avverrà domani ma pare davvero rocambolesco che questo incontro non sia avvenuto prima ma a strada chiusa. Chi pagherà i danni che questa chiusura non comunicata ha già arrecato al territorio e alle attività produttive? Verranno messe in campo misure compensative? La Provincia di Pesaro-Urbino se non ha responsabilità sulla vicenda, si rivarrà in qualche modo su quella di Rimini? La questione va risolta immediatamente e sarebbe ora che il presidente Paolini riacquistasse serietà e fosse più presente sulle questioni, invece di perdere tempo a fare provocazioni e tifoseria nei social".
Nel frattempo continuano le attestazioni sui disagi per i cittadini con questi tre mesi di chiusura. L’avvocato carpegnolo Emanuele Romeo ha inviato una segnalazione a enti, amministrazione e Ministero dei Trasporti sulla situazione: "Carpegna è completamente isolata – scrive –. Viene negato il lavoro a tutti quelli che lavorano sul versante di Rimini e sono costretti ad allungare per Macerata Feltria o per San Leo, vengono negati gli affetti ai molti che transitavano su questo tratto per raggiungere la famiglia, vengono negate le ferie in pieno periodo estivo, perché i carpegnoli transitano su questo tratto per raggiungere la riviera romagnola. Viene negato anche il commercio perché stiamo parlando di una località turistica con la massima ricezione proprio in questo preciso momento. Ma soprattutto si ostacola la sanità: il primo ospedale attrezzato per i carpegnoli è Urbino o Pesaro. Ma molti preferiscono Rimini. Non è la prima volta che qualcuna partorisce per strada. In queste condizioni, il parto in auto è certo. Si comprende che ci sono delle esigenze di manutenzione delle strade, ma forse andavano previste in maniera più oculata e soprattutto non tutte in una volta. In questo modo si è creato un disagio imbarazzante senza precedenti".
Andrea Angelini