Scuola Pesaro, la ribellione dei piccoli comuni: "Non chiudete le classi"

Niente materna a Borgo Pace, i sindaci vicini in soccorso contro la decisione dell’Ufficio regionale Mercatello. Due gemelline costrette a 20 chilometri di viaggio

Scuola, la prima elementare di Borgo Pace è stata calcellata

Scuola, la prima elementare di Borgo Pace è stata calcellata

Borgo Pace (Pesaro e Urbino), 8 maggio 2022 - Due gemelline di sei anni per frequentare la prima elementare nel prossimo anno scolastico dovranno farsi ogni giorno ventidue chilometri di viaggio, tra andata e ritorno. Lo ha sancito di fatto una disposizione dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha chiuso la classe prima nel Comune di Borgo Pace, poco più di 500 residenti sull’Appennino tra Marche e Toscana, stabilendo che i tre nuovi iscritti siano accorpati nella limitrofa Mercatello sul Metauro che si trova poco più a valle. Secondo i dati dell’Ufficio Scolastico tra i due Comuni ci sono meno di quattro chilometri di distanza, e questo è vero rispetto ai due capoluoghi, ma le due gemelline vivono a Parchiule, una frazione di Borgo Pace, Comune ai piedi dell’Appennino, con un territorio di 55 chilometri quadrati e con sei frazioni tutte abitate.

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Il presidente della Provincia di Pesaro Urbino, Giuseppe Paolini, la presidente dell’Unione Montana e tanti altri sindaci del territorio hanno espresso vicinanza al piccolo comune sulla vicenda, e la sindaca di Borgo Pace Romina Pierantoni ha addirittura scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Egregio Presidente accolga il mio grido di disperazione: non ce la faccio più a combattere. Lei può salvarci, può riportare dalle parole ai fatti la questione dell’importanza della scuola nei piccoli comuni, il valore delle aree interne in cui l’etica ancora esiste. Si fa un gran parlare di piccoli comuni e di puntare sui borghi ma alle parole seguono scelte contrarie come questa sulla scuola. Si stanno minando le basi del vivere nei piccoli borghi: arrivare in pochi anni alla chiusura della scuola vuol dire privare un comune della sua identità, delle sue radici e dello slancio verso il futuro".

Dal canto dell’Ufficio Scolastico Regionale sembra non ci sia l’intenzione di tornare sui propri passi così i sindaci del territorio hanno messo in campo le loro contromosse: Fernanda Sacchi, sindaco di Mercatello sul Metauro, Comune che dovrebbe ospitare gli studenti di Borgo Pace, ha detto che vorrebbe "non aprire le porte della scuola agli studenti dell’altro Comune; una frase ad effetto – spiega il primo cittadino di Mercatello, al Carlino – per far capire che dobbiamo difendere non solo il diritto allo studio ma anche il diritto allo studio nel proprio comune, perché quello che succede a Borgo Pace presto toccherà anche agli altri piccoli comuni come il mio".

Stessa situazione si sta poi verifcando anche a Monte Grimano Terme, dove gli iscritti alla classe prima sono sei e rischiano di essere accorpati a Mercatino Conca. Il sindaco Elia Rossi ha già fatto sapere che non metterà i mezzi comunali di trasporto scolastico a disposizione per portare i suoi alunni in un altro comune e intanto studia una partnership con i vicini di San Marino per spostare le sue scuole all’estero.

Intanto, domani ci sarà un incontro tra il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti per cercare di trovare una soluzione a questa situazione che sta scaldando l’entroterra urbinate. Ma è un problema che si allarga a tutti i piccoli centri alle prese con la cronica penuria di residenti.