MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Sottopasso, il nuovo Bronx. “Vecchio, da qui non passi. Questo è il nostro territorio”

La denuncia di un pesarese 60enne che è stato apostrofato ai Cappuccini da un gruppo di stranieri in una delle zone calde del centro. “Loro non hanno paura? Neanche io”. Non si è lasciato intimorire e ha chiamato la polizia

Cosimo De Vincenzis, 64 anni, pesarese che abita nella zona mare. E’ deciso ad andare fino in fondo

Cosimo De Vincenzis, 64 anni, pesarese che abita nella zona mare. E’ deciso ad andare fino in fondo

Pesaro, 3 maggio 2025 – Una terra di nessuno quella sotto il cavalcaferrovia della stazione del treno. Questo è quello che appare stando al racconto di Cosimo De Vincenzis, 64 anni, pesarese che abita nella zona mare. Perché lui, attraversando quel piccolo piazzale in sella alla sua bici, ha avuto un incontro.... di terzo tipo.

“L’altro ieri Primo di Maggio stavo andando in bici verso il parco Miralfiore per partecipare alla festa dei lavoratori – racconta De Vincenzis –. Stavo attraversando per prendere il sottopasso quando mi sento apostrofare con queste parole: ‘vecchio vieni qui’”.

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E chi era?

“Un giovane di colore con un bottiglia di birra nelle mani. Con lui un’altra trentina di giovani tutti di colore”.

E lei che ha fatto? Ha tirato dritto facendo finta di nulla?

“No, perché mi sono avvicinato ed ho chiesto al giovane: ‘Scusa cosa vuoi da me‘”.

E la risposta?

“Qui tu non puoi passare perché questo è territorio nostro”.

Quindi?

“Gli ho chiesto se gli potevo fare una foto”.

La risposta?

“Assolutamente no ’e se ci provi ti spacco questa bottiglia in mezzo alla fronte’”.

A quel punto se l’è data a gambe?

“No, ho chiamato la polizia che è arrivata sul posto con due Volanti ed ha sentito i giovani. Dopo gli accertamenti, la polizia se n’è andata”.

Festa finita e ognuno per la sua strada?

“No, perché dopo che la polizia se n’era andata, mi si sono avvicinati e mi hanno detto: ‘Anche se sei un poliziotto in borghese a noi non ce ne frega nulla. Noi non abbiamo paura di nessuno”.

Ma per fare un lavoro del genere cos’era ubriaco questo giovane di colore?

“Questo non lo so ma erano una trentina e tutti avevano bottiglie in mano. Se erano ubriachi non lo so ma che avessero bevuto sicuramente sì”.

E ora cosa farà?

“Sto aspettando il verbale che hanno fatto gli uomini delle Volanti perché voglio poi sporgere una denuncia in Procura. Tu a me del ’vecchio’ non me lo dai, anche se un agente sosteneva che dare del vecchio a uno non è reato, e come se non bastasse mi minacci anche. Il ragazzo mi ha detto che non ha paura, ma non ho paura nemmeno io”.

Non è la prima volta che scatta l’allarme sotto il cavalcaferrovia della stazione del treno e diverse sono state le donne che si sono lamentate pubblicamente perché vengono molestate da stranieri tanto che raramente le persone passano nel sottopasso per andare verso la chiesa dei Cappuccini. Molte preferiscono allungare di qualche centinaio di metri è passare sotto il cavalcaferrovia che imbocca via Vincenzo Rossi.

Insomma, la zona ormai è ritenuta pericolosa da diverse persone: per questo la polizia e i carabinieri stanno facendo controlli serrati per evitare che la situazioni degeneri.