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Ci sono anche gli ’Ortisti di strada’: "La condivisione è la nostra forza"

Gli 'Ortisti di strada' a Ravenna promuovono l'agro-ecologia e la permacoltura, gestendo orti urbani per la comunità. Si sono espansi anche nel quartiere Gulli, offrendo spazi per laboratori e incontri.

Ci sono anche gli ’Ortisti di strada’: "La condivisione è la nostra forza"

A occuparsi di orti, sempre in via Chiavica Romea a Ravenna, ci sono anche gli ‘Ortisti di strada’, associazione nata nel 2017 grazie a un gruppo di giovani che credono nella comunità, sostenibilità e condivisione, promuovendo pratiche dell’agro-ecologia e i principi della permacoltura. Un po’ come gli ‘artisti di strada’ che manifestano la loro creatività in luoghi pubblici, rendendola disponibile a tutti, così gli ‘Ortisti di strada’ si prendono cura di alcuni terreni avuti in gestione dal Comune per farne godere i frutti ai cittadini. Nello specifico si tratta dell’Orto Sinergico Spartaco di via Chiavica Romea 88, dietro il parco Teodorico, e del Frutteto Sociale, aperto nel 2019 nel verde di pertinenza alle case popolari di via Patuelli, nel quartiere San Giuseppe.

"La nostra è ormai un’attività ben avviata – racconta Federico Bartolini, presidente degli ‘Ortisti’ – che si avvale anche della collaborazione di alcuni residenti e persone di passaggio disponibili a darci una mano. Proprio l’altro giorno, si è rivolta a noi una signora polacca che lavora come badante, ben contenta di poter riprendere la cura di un orto come faceva anni fa nel suo paese. Dalla fine del lockdown l’attenzione verso il verde da parte delle persone è aumentato, nel senso che se ne capisce il valore e in tanti si complimentano con noi e ci dicono: "Che bravi che siete!". Poi però, a livello pratico, il numero di persone che realmente si impegnano sono sempre le stesse, un po’ per via della mancanza del tempo".

Da due anni inoltre, gli ‘Ortisti’ si sono allargati, spostandosi anche nel quartiere Gulli, a Casa Volante, uno spazio di proprietà Acer, gestito e aperto da alcuni volontari Arci, con l’obiettivo di restituire ai bambini e alle famiglie uno spazio dedicato al gioco e all’incontro.

"In questo piccolo spazio – racconta Bartolini –, dove abbiamo costruito un orto e un piccolo giardinetto, facciamo laboratori di cesteria e falegnameria, utilizzando materiali naturali come rametti di ulivo, olmo o salice, e anche aggiusto bici. I cancelli sono sempre aperti in nostra presenza, e chiunque abbia voglia di condividere conoscenze è ben accetto". In estate poi, molte attività si spostano nel Frutteto Sociale che ormai è diventato un punto di riferimento. Ultimamente poi alcuni ‘ortisti’, per acquisire una maggiore indipendenza, si sono staccati per avviare un’attività in proprio, applicando sempre le idee di orticoltura naturale. Dove? Sulle colline ravennati, a Zattaglia, nel parco regionale della Vena del Gesso. "Abbiamo preso in affitto alcuni terreni dell’azienda Monte Spada per realizzare un grande orto".

ro.be