Droga nelle caramelle a Ravenna: sequestrati 2.120 orsetti con cannabis

L e gommose erano in un pacco da recapitare a un 27enne arrestato di recente Il giovane è nei guai per spedizioni di grosse quantità di stupefacenti dagli Usa

La droga era nascosta negli orsetti gommosi

La droga era nascosta negli orsetti gommosi

Ravenna, 26 marzo 2023 – Chissà quante volte te lo sarai sentito dire se sei stato bambino negli anni ’70 o ’80. Il monito della mamma suonava pressappoco così: "Non accettare le caramelle dagli sconosciuti, c’è la droga!". Ma più passava il tempo e più quella frase ti suonava come deriva di una maldestra leggenda metropolitana.

Una sorpresa scoprire, un mattino di quarant’anni dopo, che in effetti le caramelle alla droga esistono: e che hanno l’aspetto infantile di gommose a forma di orsacchiotto.

Trenta milligrammi di thc, il principio attivo della cannabis, a ogni tenero orsetto che scivola giù per la faringe; e il risultato, almeno secondo il produttore, è garantito: un’ora piena di sballo. Caramelle stupefacenti alla lettera, la leggenda metropolitana non era poi così sballata.

Tranne che per un dettaglio: quelle gommose – ‘relax bear’ il loro nome, orsetti del rilassamento - non sono per bambini: anzi, sul pacchetto il monito è perentorio: "Tenere lontano da bambini e animali".

Di più: il consumo è consigliato solo ai maggiorenni.

La polizia di quegli orsacchiotti ne ha intercettate 212 confezioni per un totale di 2.120 caramelle e 63,6 grammi di thc. Il sequestro, realizzato dalla squadra Mobile, si inserisce nel solco dell’indagine coordinata dal pm Angela Scorza che aveva portato all’arresto di Gianmarco Pinto, pizzaiolo 27enne originario del Brindisino ma domiciliato in città, per via di pacchi contenenti stupefacente.

E proprio mentre il giovane, difeso dall’avvocato Luca Berger, si trovava in custodia cautelare in carcere, ecco che è arrivato l’ultimo pacco per lui porta-guai.

La storia del 27enne per la Narcotici era cominciata quando il 7 dicembre scorso all’aeroporto di Colonia-Bonn era stato bloccato un pacco con più di un chilo di marijuana proveniente da Los Angeles e destinato a un soggetto fittizio domiciliato a Ravenna.

Il 9 marzo la polizia tedesca aveva intercettato nello stesso aeroporto un secondo pacco, sempre proveniente dalla California e questa volta contenente 250 sigarette elettroniche monouso a base di cannabinoidi.

Il 15 marzo scorso la scena si era spostata a Ravenna: nell’abitazione del 27enne gli agenti avevano sequestrato 308 sigarette elettroniche con thc superiore al 90%, 282 spinelli preconfezionati con thc al 50% e più di quattro etti di hashish suddivisi in tavolette.

Le verifiche delegate al Gabinetto regionale della polizia scientifica, avevano restituito esito positivo. Ultimo atto, solo in apparenza. Perché i tempi di latenza dell’arrivo dei pacchi – 4/6 giorni – hanno disvelato con meccanismo a orologeria l’esistenza degli orsetti stupefacenti, tutti finiti nelle mani della polizia al deposito del corriere incaricato per il trasporto.

Sembra che non emanino il caratteristico odore di hashish o marijuana, assomigliando così in tutto e per tutto a una prima occhiata alle celeberrime caramelle tedesche (per bimbi e non) che naturalmente nulla hanno a che vedere con questo traffico.

Sul mercato dove prodotti analoghi sono leciti - l’Olanda - il costo è di 6 euro a pacchetto per una spesa tot ale dunque di oltre 1.200 euro. Ma, come cantavano i Pitura Freska, "in Olanda se legal qua invesse no".