REDAZIONE RAVENNA

Il futuro di Marina: "Dal boom al deserto. Mi auguro una svolta con il nuovo sindaco"

Moroni (Pro Loco): "La nuova amministrazione deve invertire il trend. Il senso unico su viale delle Nazioni serve a poco e nessuno qui lo vuole". .

Un edificio dismesso a Marinara. In alto Marino Moroni, presidente della Pro Loco

Un edificio dismesso a Marinara. In alto Marino Moroni, presidente della Pro Loco

"Dal boom di Mercatali al deserto di De Pascale. È questa la traiettoria che ha seguito Marina di Ravenna in questi ultimi decenni. E confido nella nuova amministrazione per invertire il trend delle ultime quattro che sono state a dir poco disastrose. Come hanno dimostrato anche nella recente vicenda del senso unico su viale delle Nazioni". Si toglie qualche sassolino dalle scarpe Marino Moroni, presidente della Pro loco del paese.

Iniziamo dal senso unico su viale delle Nazioni. Cosa ne pensa?

"Che serve a poco e gli operatori e i cittadini non lo vogliono. Ma andiamo con ordine. Del provvedimento si parla da 20 anni, lo si è valutato e si è sempre giunti alla conclusione che non era la soluzione al problema. Problema che si verifica pochi giorni l’anno: conviene gestire puntualmente le poche criticità, invece che introdurre un’inutile e dannosa innovazione. Specie ora che i posti auto, per il Parco marittimo, sono diminuiti secondo gli operatori di 1.200 unità e secondo l’amministrazione comunale di 800. In ogni caso, quindi, meno traffico".

E invece il Comune è andato dritto…

"Il Comune ha accolto il parere favorevole di pochi, in particolare di alcuni operatori della spiaggia, oltre a quelli di Lido Adriano e di Punta Marina. Ma allora io dico: se fate il senso unico a Marina, fatelo anche dalla colonia direzione Punta Marina, che presenta una situazione analoga a quella di Marina".

Voi avete sentito i cittadini via Facebook. Cosa ne è emerso?

"A fine stagione 2024 abbiamo lanciato un sondaggio e l’avversità alla misura è stata altissima. È stata la più criticata degli ultimi 30 anni. Il Comune non è venuto a confrontare i dati sul traffico prima e dopo; ma dopo, l’effetto sulla località è molto negativo e la situazione commerciale è ancora peggiorata. E non c’è solo il senso unico".

Cioè?

"C’è la pedonalizzazione di viale delle Nazioni dalle 18.30 alle 4. A Milano Marittima si riapre alle 0.30 e da noi si va avanti fino alle 4. Ma che senso ha? Tutti i giorni, poi, da aprile a settembre. Continuo a dire che serve un confronto vero, che non c’è. I commercianti sono tutti contrari; se le associazioni approvano le misure del Comune, mi domando chi rappresentano. E il Comune, poi, prima decide che fare e poi viene al confronto. Non è la strada giusta".

Il modello Marina è davvero finito?

"È stato creato da imprenditori privati che le varie amministrazioni, in particolare le ultime quattro, hanno smantellato. Chi ha distrutto ha la responsabilità morale di crearne uno nuovo, di modello. Ma ora non è facile. Confido molto nella nuova amministrazione comunale che verrà votata nel 2025".

Come va il commercio?

"Male. Continuano le chiusure e chi apre, spesso, tiene aperto un anno e poi chiude. Stiamo diventando un paese di seconde case e il mercato immobiliare regge come dimostrano le ultime realizzazioni del MarePineta e dell’ex pensione Perla. Marina di Ravenna fuori da Ravenna ha fascino, evidentemente".

Occorre investire sulla località…

"E invece di pubblico non si vede niente. L’ultima cosa fatta dal Comune è stato il concerto di Jovanotti. Il concerto della Notte Rosa è stato fatto con la compartecipazione della Pro loco e per Capodanno sul litorale non si è fatto niente, concentrando tutto sul centro. Un tempo il 70% dell’imposta di soggiorno prendeva la strada dei lidi, ora non so".

Giorgio Costa