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Il treno di Dante? "Un successo" Sarà riproposto nel 2022

I passeggeri sulla tratta. Firenze-Ravenna . sono stati 3.200: "Buon indotto. per monumenti e ristoranti"

"Quando siamo partiti, lo scorso luglio, con il Covid che imponeva ancora precauzioni, sembrava una scommessa: un treno storico per collegare Ravenna-Faenza-Firenze. Invece, il Treno di Dante è stato un successo al punto che lo riproporremo anche il prossimo anno". L’annuncio è dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, che conferma l’impegno economico dell’ente di viale Aldo Moro di supportare nuovamente l’iniziativa, "anche perché, oltre ai numeri dei viaggiatori, attribuisco grande valore ai tour operator che hanno inserito il Treno di Dante nei pacchetti turistici, così come ai servizi televisivi andati in onda in Italia, come in Francia e Giappone, ai blogger e influencer provenienti anche da Russia, Francia, Germania, Ucraina, Belgio, Giappone, Polonia, oltre al testimonial regionale, Paolo Cevoli".

Tra il 3 luglio e il 10 ottobre (nelle 28 giornate programmate) hanno viaggiato sul treno storico da Firenze a Ravenna, con sosta nei luoghi d’esilio dell’Alighieri, 3.200 passeggeri, a fronte dei limiti di riempimento previsti dalle restrizioni anti-Covid-19, passati dal 50 all’80% nel corso del servizio. "Seppure in un momento ancora complesso a causa della situazione sanitaria siamo partiti nell’anno dantesco con un prodotto turistico di alto livello qualitativo, puntando fortemente sulla valorizzazione di un territorio per molti versi ancora lontano dallo sviluppo turistico e sulle sue eccellenze", spiega Massimo Bucci, leader di Bucci Industries, ma anche interessato al turismo dove ha avuto incarichi in Confindustria e ora presidente della società Treno di Dante che ha gestito il servizio.

Il biglietto del treno dava anche la possibilità di visitare gratuitamente i musei e i monumenti in tutte le località toccate dal percorso – Firenze, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza e Ravenna – e uno sconto del 10% in tutti i ristoranti. Questo ha generato il coinvolgimento in Italia e all’estero di 33 tour operator e agenzie di viaggio e di 113 imprese delle sei destinazioni toccate dall’itinerario. In particolare gli ingressi ai 20 musei sono stati 1.914 e oltre 2.100 i pasti registrati nei 19 ristoranti convenzionati. La Fondazione delle Ferrovie dello Stato è pronta a investire nuovamente nell’evento.

"Con il Treno di Dante – spiega direttore generale della Fondazione, Luigi Cantamessa – per la prima volta è stata organizzata un’offerta stabile di treni storici nel territorio dell’Emilia-Romagna. Pensiamo all’aggiunta di una carrozza per trasportare i bagagli degli escursionisti o le biciclette, sempre attingendo dal patrimonio ferroviario che conserviamo".

lo. tazz.