
Un altro fine settimana di paura a Milano Marittima, il titolare del Casablanca vittima di un pestaggio. Altra rissa e falò in centro
C’è un video che gira insistentemente tra le chat e sui social. Documenta, senza filtri, l’aggressione subita da Giovanni Baldi, imprenditore e titolare del ristorante Casablanca, nel cuore di Milano Marittima. Le immagini parlano chiaro: una discussione accesa con un gruppo di uomini dall’ accento straniero, forse albanese, poi le spinte, i primi colpi, la confusione. Chi stava riprendendo viene travolto dalla rissa, le urla squarciano la notte. È il racconto crudo e inequivocabile dell’ennesima notte di malmovida. Giovanni ha finito la serata al pronto soccorso. Contattato, conferma il brutto clima che si respira in città, ma preferisce non commentare oltre. Le sue parole non dette pesano forse più delle immagini: raccontano la stanchezza, la frustrazione di chi lavora ogni giorno — spesso da solo, con la porta del locale aperta — e non si sente al sicuro.
"Non possiamo rischiare la vita ogni sera per colpa di balordi", scrivono alcuni commercianti in chat. La rabbia è tangibile, mista a un senso crescente di abbandono. Si denunciano episodi, si chiedono controlli, ma la sensazione è che tutto resti immobile. C’è chi parla apertamente di responsabilità dell’amministrazione, chi minaccia esposti. Qualcuno augura pronta guarigione a Giovanni, ma si chiede: "Oggi è toccato a lui, domani chi sarà il prossimo?".
E non è finita qui. Sempre nella stessa notte, in viale Romagna, sei ragazzi arrivati da Forlì vengono accerchiati da un gruppo di minorenni, probabilmente di origine nordafricana. Prima le provocazioni, poi la violenza. A un certo punto uno degli aggressori estrae un coltello. Ma ad avere la peggio è proprio lui: viene colpito alla testa con una pietra. Pur ferito, sceglie di non andare al Pronto Soccorso, probabilmente per evitare conseguenze legali. Al comando di Cervia-Milano Marittima non risultano denunce né referti medici.
Intanto, un altro episodio inquieta cittadini e turisti: in via Ravenna, nella notte, alcuni ragazzi hanno acceso un falò in mezzo alla strada. Una scena surreale, tra l’incredulità dei passanti, che ha fatto il giro dei social alimentando lo sconcerto.
Sul fronte dei controlli, l’impegno delle forze dell’ordine non manca, ma non basta. I carabinieri sono spesso chiamati a intervenire in contesti difficili. L’unica nota positiva è che già da questa settimana potrebbero arrivare rinforzi. La polizia locale ha attivato anche turni notturni, ma la loro presenza, sottolineano molti cittadini, non è percepita in modo concreto.
Quanto alla polizia di Stato, ad oggi non è ancora operativo alcun posto fisso a Pinarella, ma l’apertura del presidio estivo è prevista per il 1° luglio. Fino ad allora, però, Milano Marittima resta esposta. E chi ci vive o ci lavora continua a chiedersi se quella che un tempo era la perla della Riviera romagnola sia destinata a perdere la sua identità sotto i colpi, reali e metaforici, della malamovida.
Lorenzo Priviato