FRANCESCO MONTI
Cronaca

Integrazione, la bagnina: "Teniamo d’occhio le musulmane che fanno il bagno"

"Con i vestiti addosso sono più a rischio"

Alcune musulmane al mare

Ravenna, 1 settembre 2016 - Sei morti per annegamento o per malore in spiaggia, un centinaio di interventi di soccorso ai bagnanti e qualche fenomeno che preoccupa, come le donne che fanno il bagno vestite: archiviato anche il mese di agosto, è tempo di bilanci per i bagnini di salvataggio, che sui nove lidi ravennati sono coordinati da Simona Tarlazzi. «Non abbiamo ancora le cifre definitive, che stiamo raccogliendo – precisa – ma posso dire che i decessi sono stati cinque, più un altro fuori dall’orario del servizio di salvataggio. E gli interventi sono stati complessivamente un centinaio».

Qual è la tendenza rispetto al passato?

«Più o meno i numeri sono in linea con quelli dell’anno scorso».

La sensibilità dei bagnanti riguardo alla sicurezza sta migliorando?

«A livello locale i nostri turisti iniziano a capire quanto sia importante questo tema: fondamentale è il rispetto dei segnali, a cominciare dalla bandiera rossa che indica che la balneazione è sconsigliata. I nostri bagnini lavorano molto sulla prevenzione, e i risultati ci sono. Alcuni problemi possono verificarsi con gli stranieri, che rispettano meno le regole, anche a causa della scarsa conoscenza della lingua. Ci sono alcuni aspetti che ci preoccupano».

Ad esempio?

«Alcune persone che fanno il bagno vestite, e questo crea pericolo».

Non stiamo però parlando del burkini, che di fatto è un costume da bagno.

«No, mi riferisco a donne che entrano in acqua con i normali vestiti addosso, cosa che può rivelarsi pericolosa».

Si sono già verificate situazioni di pericolo per questo motivo?

«Finora no, ma ne vediamo più di una fare il bagno vestita: le teniamo sempre monitorate, anche perché di solito non sanno nuotare. Insomma, il problema non si limita al disagio di stare al mare vestite, sotto il sole. Anche se finora non è successo, mi chiedo cosa accadrebbe se una di loro si trovasse in difficoltà e dovessimo andarla a recuperare: ci sarebbe permesso toglierle i vestiti per rianimarla? Ognuno ha i propri modi di vivere, ma bisogna cercare di venirsi incontro».