Omicidio di Ilenia Fabbri, le amiche: "Sapeva che il marito l'avrebbe uccisa"

Testimonianze choc al processo contro Nanni. Aveva confidato: "Se mi trovano morta è stato Claudio"

Ilenia Fabbri

Ilenia Fabbri

Ravenna, 10 novembre 2021 - "Ilenia mi disse ‘Mi farà ammazzare da qualcuno, lo pagherà anche poco’”. Questa la testimonianza choc rilasciata in Corte d'Assise Ravenna, durante la quarta udienza per il delitto di Ilenia Fabbri, uccisa nella sua casa di Faenza lo scorso 6 febbraio. A processo ci sono l’ex marito, Claudio Nanni, presunto mandante del delitto, e Pierluigi Barbieri, assassino reo-confesso della donna. Oggi era il turno delle testimonianze, in particolare degli amici di Ilenia. “Lei mi di disse ‘Guarda che se mi trovano morta è stato Claudio”, ha dichiarato un'ex collega della Fabbri". E ancora: “Vuole solo vedermi morta, mi murerà viva, mi troverò qualcuno in casa che mi ammazzerà”, ha dichiarato una sua amica d’infanzia.

Omicidio a Faenza, Ilenia Fabbri gridava: "Ti prego, smettila" - Omicidio a Faenza, Ilenia Fabbri gridava: "Ti prego, smettila"

Secondo i testimoni, Nanni si era spesso lamentato delle continue richieste di denaro da parte della vittima, con cui aveva in piedi una causa di separazione. Motivo del contendere una somma di circa 100mila euro relativa agli stipendi che Ilenia non aveva mai ricevuto quando lavorava nell’officina di Nanni.

“Lui non le concedeva un’indipendenza economica - spiega in udienza un’altra testimone - non le pagava mai lo stipendio nonostante ne avesse diritto. Quando lei doveva acquistare qualcosa doveva sempre chiedere i soldi a Claudio, anche se il conto corrente era cointestato, perché sapeva che lui le avrebbe fatto storie se avesse prelevato da sola. Il 23 gennaio 2021 (dunque meno di due settimane prima dell’omicidio, ndr) mi disse che suo marito più volte le aveva detto che l’avrebbe uccisa, che non gliel’avrebbe fatta passare liscia. Nanni non sopportava che lei si stesse riprendendo e si fosse fatta una vita, che gli chiedesse dei soldi che le spettavano. Lui quei soldi non glieli voleva dare”.

Inoltre, durante l'udienza di oggi è emerso che, dopo la separazione, Nanni  aveva iniziato a sorvegliare la donna con Gps nascosti sull'auto e perfino con microcamere piazzate nell'armadio di casa.