GIORGIO COSTA
Cronaca

Polmone verde sul mare. Dune e ’boschi costieri’. Prime opere compensative per il rigassificatore

Snam ha stanziato 8,9 milioni per creare un’area di 80 ettari a Punta Marina. Una rete di percorsi ciclopedonali collegherà la zona con la città e la costa.

Snam ha stanziato 8,9 milioni per creare un’area di 80 ettari a Punta Marina. Una rete di percorsi ciclopedonali collegherà la zona con la città e la costa.

Snam ha stanziato 8,9 milioni per creare un’area di 80 ettari a Punta Marina. Una rete di percorsi ciclopedonali collegherà la zona con la città e la costa.

In arrivo 8,9 milioni da Snam per le opere ’compensative’ del rigassificatore relative all’abitato di Punta Marina. Fondi che serviranno a creare un polmone verde di 80 ettari a vantaggio di tutta la comunità ravennate e non solo di Punta Marina. La giunta comunale ha infatti approvato martedì scorso il progetto di fattibilità tecnica ed economica elaborato da Snam nell’ambito degli accordi sulle misure compensative e di riequilibrio ambientale legate alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione offshore e delle strutture collegate. L’investimento previsto, a carico di Snam, è di circa 8,9 milioni, fondi che serviranno a trasformare 80 ettari di terreni agricoli in un’area naturale, con boschi, siepi, prati e habitat costieri tra il parcheggio scambiatore e via dell’Idrovora, a lato di via Trieste; il progetto è stato sviluppato sulla base degli indirizzi del servizio tutela ambiente e territorio del Comune di Ravenna e dell’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po. Ora Snam partirà con la progettazione esecutiva, prima di avviare la realizzazione dell’intervento.

Secondo quanto stabilito dal decreto di autorizzazione unica del rigassificatore e delle opere connesse, i lavori dovranno essere completati entro un anno dall’entrata in funzione dell’impianto di rigassificazione, prevista ad aprile 2025. Dopo tre anni l’area rinaturalizzata diventerà di proprietà comunale. "Si tratta – sottolinea il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia – di un’ingente opera di rigenerazione ambientale, che consegnerà a tutta la comunità ravennate un vero e proprio polmone verde di 80 ettari, attraversato da percorsi ciclopedonali, caratterizzato dagli ambienti tipici del nostro territorio e ‘abitato’ da circa 70mila piante, tra le quali 11mila pini".

L’area di Punta Marina interessata dal progetto di rinaturalizzazione sarà caratterizzata dalla presenza di dune morbide, prati che si inondano periodicamente, boschi, siepi e habitat tipici della zona costiera. In particolare, saranno creati prati salmastri sfruttando la presenza di suoli a contatto con le acque sotterranee della vicina Piallassa, e saranno ricostruiti piccoli boschi che rievocano la natura originaria del territorio. Sul fronte della vegetazione, il progetto prevede l’impiego di specie autoctone per ricreare fedelmente l’ecosistema storico della zona. Nella zona dei ’prati inondati’ si utilizzeranno miscele di piante erbacee, seminando tramite tecniche come l’idrosemina per ottenere tappeti verdi che, con il tempo, accoglieranno anche arbusti e qualche albero; per i ’boschi costieri’ saranno impiegati alberi quali il pioppo bianco e la quercia, affiancati da arbusti come il frassino comune, il ginepro e la mora selvatica. Nelle zone retrocostiere, invece, verranno riproposte ulteriori specie autoctone, tra cui 11mila pini, selezionate in base alla loro capacità di resistere sia a periodi di siccità sia ad allagamenti, e saranno realizzate schermature di piante a crescita rapida per attenuare l’impatto visivo dell’area tecnica.

Un ulteriore elemento chiave del progetto è rappresentato dalla rete dei percorsi; l’area verrà attraversata da sentieri - pensati sia per chi desidera camminare che per i ciclisti e realizzati con materiali drenanti – che connetteranno il parco al sistema ciclopedonale esistente creando un collegamento diretto con Ravenna e la costa. E questa non è che la prima tranche degli interventi di compensazione e mitigazione che ammontano nel complesso a circa 20 milioni di euro e che prevedono, tra l’altro, un percorso ciclabile di collegamento tra quelli esistenti in via Canale Molinetto e in via Trieste; l’adeguamento e il collegamento del percorso ciclabile fra via Canale Molinetto e via delle Americhe a Punta Marina; l’intervento di riqualificazione urbana di viale dei Navigatori a Punta Marina e l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione attraverso la sostituzione di oltre 10mila punti luce dotati di lampade energivore con altri dotati di lampade con tecnologia led.

Giorgio Costa