
Il post con le frasi su un video del rapper ’Bello Figo’ che ha portato alle dimissioni del consigliere
Non lascia molto spazio alle interpretazioni quanto scritto lo scorso fine settimana, quello del referendum, dal consigliere comunale della lista ‘Prima Fusignano’, Gian Franco Maccolini, imprenditore nel mondo delle consulenze tecniche, che ha riproposto un video del rapper ‘Bello Figo’ scrivendo "Prima di entrare nei seggi, in auto, ascoltate le nuove risorse. Io mi sono rifiutato di arrivare alla fine, perché io sono fassista e questa gente qui io li ucciderei tutti in esecuzione pubblica in piazza". Un post rimasto visibile nella pagina Facebook fino a lunedì sera e, infine, rimosso.
Non sono mancate le reazioni, tanto che Maccolini è stato iscritto d’ufficio nel registro degli indagati per incitazione all’odio razziale, mentre il sindaco di Fusignano Nicola Pondi ha convocato lo scorso martedì una capigruppo per discutere dell’accaduto: mercoledì sul suo tavolo sono arrivate le dimissioni di Maccolini.
"Gian Franco Maccolini ha scelto di uscire dal gruppo consiliare Prima Fusignano – spiega il capogruppo Claudio Baldini – per aver postato esternazioni personali sui social. Da tali affermazioni il mio gruppo consiliare, essendo una lista civica liberale di centrodestra, si è fermamente dissociato. Pertanto ritengo che la scelta delle dimissioni sia stata una giusta e conseguente decisione per le divergenze politiche che si sarebbero potute generate all’interno del gruppo consiliare".
Nel corso della prossima seduta del consiglio comunale, prevista per il 24 giugno, il posto di Maccolini verrà assegnato alla prima dei non eletti sempre della lista Prima Fusignano, Sara Passavanti. Contattato, Maccolini non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma ha comunque pubblicato un post sui suoi profili.
"Non devo certo giustificare la mia scelta a nessuno, ma nel rispetto di chi mi ha votato – scrive – voglio solamente dire due parole: non ho cambiato né idee, né ho perso la voglia di lottare nell’interesse del paese". Nel prosieguo non fa alcun riferimento al post incriminato.
"Il mio modo di dire le cose con molta franchezza – scrive ancora – e senza tanti giri di parole, può essere un’arma a doppio taglio e, in questo caso, il ‘nemico’ ha colto al balzo l‘occasione, forse anche perché sono troppo rumoroso e fastidioso in questo piccolo paesello sperduto di anime buone e brave".
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco.
"Con profonda indignazione ho appreso del post pubblicato dal consigliere comunale Gian Franco Maccolini, che contiene affermazioni di stampo fascista, razzista e incitanti alla violenza – afferma Pondi –. Esprimere pubblicamente il desiderio di ‘uccidere in esecuzione pubblica’ delle persone sulla base del colore della pelle o della provenienza è un fatto gravissimo, che non può essere derubricato né come provocazione né come leggerezza, nè tantomeno come libera espressione di un’opinione personale".
Il sindaco ringrazia inoltre il capogruppo d’opposizione per aver chiesto le dimissioni di Maccolini.
"A nome dell’Amministrazione comunale – conclude il primo cittadino –, ribadisco che la nostra comunità rifiuta ogni forma di razzismo, odio e violenza. Abbiamo il dovere morale e istituzionale di costruire un ambiente in cui il rispetto, la legalità e la coesione sociale siano il fondamento del vivere comune. Un lavoro lungo e impegnativo che a Fusignano ha permesso negli anni di costruire una comunità coesa e che continueremo a presidiare come patrimonio valoriale irrinunciabile".
Matteo Bondi