Sirio, multe cancellate a negoziante: accolto il ricorso per 18 verbali. Ecco perché

Il giudice: 2Ha agito in buona fede”. Da ottobre il sistema di controllo dei varchi rileva il mancato rispetto delle fasce orarie anche per chi è dotato di permesso. Un commerciante del centro avrebbe dovuto pagare più di 1.800 euro

Sirio, multe cancellate a commerciante: ecco perché

Sirio, multe cancellate a commerciante: ecco perché

Ravenna, 19 marzo 2024 – Un commerciante del centro di Ravenna, travolto in poche settimane da una serie di multe sotto il varco Sirio, si è visto annullare ben 18 sanzioni. Il giudice di pace ha infatti valutato che il negoziante abbia agito in buona fede.

Un verdetto che ha sollevato il morale di quest’ultimo, difeso dagli avvocati Giorgia Montanari e Giacomo Scudellari, anche se quattro verbali restano validi, con le ragioni di questa decisione ancora da chiarire nella sentenza il cui deposito è dato per imminente. Il Comune di Ravenna si era costituito in giudizio e il giudice ha compensato le spese di lite.

Sono molteplici i varchi Ztl sotto i quali era passato, venendo immortalato dal temibile occhio elettronico di Sirio. E il motivo è presto detto. Il commerciante, 35enne, titolare di uno dei negozi più longevi del centro, per svolgere la propria attività è da sempre in possesso delle autorizzazioni necessarie per consentire ai propri mezzi di circolare all’interno del centro cittadino, al fine di trasportare e stoccare la merce all’interno del negozio – in via Cavour – e nel garage aziendale. Da quando il sistema Sirio è attivo, in pratica, si era munito dei permessi relativi sia come trasporto merci sia come autorimessa.

A fronte di ciò, con suo stupore lo scorso gennaio si è visto recapitare un totale di 22 verbali – i primi di metà ottobre e gli ultimi a fine dicembre 2023 – per accessi non consentiti. Il tutto, senza che l’attività lavorativa fosse cambiata in riferimento agli orari di accesso alla Ztl e alle strade impegnate dal mezzo aziendale. Le multe, si legge nel ricorso difensivo dell’imprenditore, sarebbero "da imputare verosimilmente a un diverso aggiornamento del sistema dei varchi", del quale lo stesso era del tutto ignaro.

In buona sostanza, sebbene gli accessi gli fossero consentiti solo in prestabilite fasce orarie, solo a partire dal mese di ottobre il sistema Sirio avrebbe cominciato a rilevare eventuali sconfinamenti, al contrario di quanto accadeva prima.

Da qui, in base a una giurisprudenza consolidata, la richiesta degli avvocati difensori di un "errore scusabile e commesso in buona fede", accolta dal giudice di pace Venturelli, con i diversi accessi da riconsiderare al pari di un’infrazione unitaria, anche in ragione della stretta contiguità temporale degli stessi e sempre nelle medesime strade cittadine.

I legali fanno emergere che, secondo un’ordinanza interpretativa della Corte Costituzionale, peraltro, "non ad ogni accertamento deve necessariamente corrispondere una contravvenzione, trattandosi di condotta di durata". Da qui, la possibilità di essere chiamati al pagamento di un’unica sanzione pecuniaria, aumentata fino al triplo. Ogni multa era di 84 euro, per un totale di 1848, di cui circa 1500 alla fine condonati dalla giustizia.