"Superbonus, occorre una proroga vera e totale"

Le Associazioni di impresa chiedono regole cert e sburocratizzazione

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Nel decreto legge sulle Semplificazioni, che il governo dovrà approvare nel corso di maggio, ci sarà anche un capitolo dedicato al Superbonus del 110% sulle ristrutturazioni. Lo ha assicurato nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione della presentazione del Recovery Plan italiano. Come già da tempo segnalato dalle associazioni di impresa, tra le quali Confartigianato, l’attuazione del Superbonus ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia. L’Anci, in particolare, ha rilevato come la documentazione attualmente necessaria preveda ricerche che, specie negli archivi delle grandi città, richiedono dai 6 ai 12 mesi. Da più parti giungono però voci e anticipazioni su una possibile riduzione dell’aliquota di contributo pubblico.

Burocrazia, ritardi e incertezze sul futuro del superbonus rischiano di scoraggiare gli investimenti delle imprese e dei cittadini, portando a non concretizzare gli obiettivi di transizione ecologica e di messa in sicurezza delle nostre città che invece sono un obiettivo prioritario per il Paese. In una nota congiunta inviata al Governo dalle principali organizzazioni imprenditoriali, viene sottolineato con forza come questa politica ‘a singhiozzo’ faccia male al mercato perché, senza certezze di poter completare le opere entro giugno 2023, chi deve decidere se dare avvio ai lavori non lo farà. In questa fase così delicata della nostra economia, è invece essenziale fornire sicurezze agli imprenditori e ai cittadini. In caso contrario, andrebbe sprecata l’ennesima occasione per trasformare gli annunci in azioni concrete e garantire l’operatività di una misura che la Commissione Europea ha indicato tra le più efficaci per rilanciare lo sviluppo. L’auspicio è che nel Decreto Semplificazioni ci sia anche una sburocratizzazione per consentire allo strumento di esprimere il suo potenziale.