MILENA MONTEFIORI
Cronaca

Veterinario Guerra e l’ambulatorio sequestrato: “Sotto choc, faremo ricorso”

Le parole dell’avvocato Claudio Maruzzi, difensore del 50enne "Radiazione impugnata alla Commissione Esercenti Professioni Sanitarie"

Il veterinario Mauro Guerra: il suo ambulatorio è stato sequestrato

Il veterinario Mauro Guerra: il suo ambulatorio è stato sequestrato

Ravenna, 1 ottobre 2023 – “Quando ho visto il mio cliente stava malissimo, era completamente choccato per una situazione a mio parere allucinante. Con carabinieri e Polizia locale in ambulatorio, come se dovessero arrestare un pericoloso latitante, mi ha detto: ‘Ora mi allontano da qui, non ne posso più’”. Ho anche parlato con i sanitari che lo hanno soccorso quando si è sentito male: mi hanno detto di avere riscontrato un fortissimo stress ma per fortuna niente di più grave".

A parlare è l’avvocato Claudio Maruzzi, difensore del 50enne veterinario di Sant’Antonio, Mauro Guerra, all’indomani del sequestro dell’ambulatorio di via Pile, scattato venerdì in ragione della decisione del riesame , presieduto dal giudice Cecilia Calandra. Decisione, come sottolineato dall’avvocato Maruzzi, che "ci ha sconcertato" e che "impugneremo sicuramente in Cassazione non appena potremo leggere le motivazioni".

"Certe modalità con cui talora si muove la macchina giudiziaria – afferma il legale di Guerra – vengono vissute come vessatorie e in certi casi ci si può sentire soffocati da un sistema poliziesco. Il tribunale invece di motivare meglio le ragioni per cui a suo tempo giustamente aveva ritenuto esorbitante il sequestro dell’ambulatorio, come aveva disposto la Cassazione, ha deciso di chiuderlo". L’avvocato Maruzzi fa riferimento alla sentenza del 16 novembre 2021 con cui la Suprema Corte aveva annullato l’ordinanza di dissequestro dell’ambulatorio di Guerra, decisa da un precedente riesame del 26 maggio 2021. La Cassazione scriveva che il Trbunale del riesame, “pur riconoscendo che molti dei reati contestati al Guerra“ “coinvolgevano in via diretta l’attività professionale di veterinario, svolta esclusivamente nell’ambulatorio, ha tuttavia eliminato il vincolo sullo stesso bene sul presupposto che altre condotte illecite“ “non presentavano invece alcun collegamento con la professione e, dunque, con l’immobile sequestrato, così da renderne sproporzionato l’integrale vincolo“.

La Suprema Corte, dunque, affermava che il Tribunale del riesame “avrebbe dovuto specificare in quale altro modo la riconosciuta esigenza cautelare potesse essere soddisfatta, se non con il sequestro dell’intero ambulatorio“. Dunque, rimandava la decisione al Tribunale di Ravenna che si è espresso optando per il sequestro dell’ambulatorio. Sequestro contro cui l’avvocato Maruzzi presenterà ricorso. Ma questo non è l’unico ricorso annunciato dal legale che, col collega Alberto Santoli di Bologna, si è rivolto alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie, contro quella che definisce "abnorme, illegittima e vessatoria radiazione provvisoriamente disposta dall’ordine di Ravenna".

A questo proposito il legale precisa "che il dottor Guerra può continuare l’attività di veterinario, provvisoriamente non nel consueto ambulatorio". Lo stesso ambulatorio di Sant’Antonio, ora sotto sequestro, alla cui recinzione sono appese decine di foto di animali curati dal veterinario e striscioni su cui Guerra viene definito dai suoi sostenitori "amante degli animali". E solidarietà per Guerra si legge in tanti commenti su Facebook dove compaiono pure link a una petizione simbolica su Change.org dal titolo ‘Riaprite l’ambulatorio veterinario del dott. Mauro Guerra!’ che in otto ore ieri aveva raggiunto oltre 350 firme.

Adesso l’appuntamento è per fine ottobre quando in tribunale a Ravenna il giudice Piervittorio Farinella deciderà l’ammissione delle costituzioni di parte civile presentate dalle associazioni (cinque in totale) nel processo a carico del veterinario, oltre che se riunire o meno il fascicolo di Guerra a quello di un altro indagato nel medesimo procedimento. Lunga la lista delle contestazioni, mosse nel corso delle indagini coordinate dal pm Marilù Gattelli, tra cui maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari.