
Nei pressi della Pietra di Bismantova L’ex allevamento suinicolo di Bocedro, è abbandonato da anni
La Pietra di Bismantova, immagine al centro di molte iniziative di questo periodo estivo che attraggono turisti di ogni provenienza, è un immagine luminosa sopra mentre sotto presenta qualche ombra: "Eternit e vasche dei liquami abbandonate ex allevamento di suini. "Una questione arenata da vent’anni, prima o poi bisognerà pur intervenire". Lo dice il consigliere Mattia Casotti in una interpellanza comunale a fine 2024 e di cui abbiamo dato notizia sul ‘Carlino’. Casotti la definisce "una situazione assurda", denunciando il rischio sanitario e paesaggistico connesso all’inerzia amministrativa poiché c’erano contributi.Diverse sono le lamentele di alcuni cittadini che Casotti ha raccolto con l’appoggio dell’opposizione comunale di Castelnovo Monti, e hanno deciso di alzare la voce, minacciando esposto in Procura in mancanza di tempestivo intervento.
Nel cuore dell’Appennino reggiano, ai piedi della Pietra di Bismantova, si trova una struttura da anni in stato di abbandono, l’ex allevamento suinicolo di Bocedro. La struttura, un tempo destinata all’allevamento di suini, è da anni al centro di preoccupazioni crescenti a causa della presenza di coperture in amianto ormai deteriorate e dell’assenza di interventi di bonifica. "Nonostante un’ordinanza di delimitazione, risalente al 2008, e numerosi sopralluoghi tecnici dell’Ausl e degli uffici comunali, la situazione è rimasta pressoché invariata – spiega Casotti –. Le coperture in eternit sono visibilmente in deperimento, le vasche che un tempo contenevano liquami sono ancora presenti, e l’intero complesso è in stato abbandono e degrado". La vicenda è tornata all’attenzione pubblica grazie al consigliere Casotti. Ma a distanza di oltre otto mesi da quell’ultimo atto amministrativo "non c’è nessun passo avanti, la situazione si presenta come allora. Non ci risulta che ci siano previsioni di intervento dell’amministrazione attraverso l’accensione di un mutuo. Per mancato intervento da parte dell’azienda proprietaria, il Comune dovrebbe intervenire direttamente con una bonifica urgente in sostituzione della ditta inadempiente per poi recuperare i fondi impegnati attraverso auspicabili stanziamenti regionali. Auspico che il sindaco faccia pressione presso la Regione con l’appoggio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano".
Il sindaco di Castenovo Monti, Emanuele Ferrari, afferma invece che "trattandosi di una proprietà privata in situazione fallimentare, il Comune non può farci nulla. Per risolvere il problema del degrado, dovrebbe acquisirne la proprietà perché così la Regione darebbe le risorse per lo smaltimento materiale. Stiamo aspettando un bando che uscirà il prossimo mese di ottobre, – precisa Ferrari – Se riusciamo ad inserire il progetto di pulizia di quell’area potremo ottenere un contributo di 200mila euro. Questo comporterà un impegno del Comune però riusciremmo finalmente anbonificare tutta quell’area dell’ex allevamento suinicolo, abbandonata per il fallimento della proprietà. Potremmo intervenire d’autorità se l’area fosse dichiarata pericolosa, però secondo l’Arpa e l’Ausl il livello di pericolosità al momento attuale non è considerato alto".
Settimo Baisi

