FRANCESCO PIOPPI
Cronaca

Vianese a un passo dalla Serie D: il sogno di una comunità unita

La Vianese è vicina alla Serie D. Il sindaco Corti e il patron Grassi celebrano il successo sportivo e l'impegno per i giovani.

Il sindaco di Viano, Fabrizio Corti con il patron della Vianese, Enrico Grassi

Il sindaco di Viano, Fabrizio Corti con il patron della Vianese, Enrico Grassi

di Francesco Pioppi

"Avendo seguito il percorso di questi ragazzi provo un’emozione molto forte. Hanno dimostrato in tutte le gare di possedere grande umiltà e vicinanza alla comunità. Purtroppo fare la trasferta in Sardegna è un po’ complicato, ma grazie alla Vianese ci siamo organizzati per vedere la partita con un maxi schermo che sarà installato all’ex bocciodromo, la seguiremo tutti assieme. Questa è già così una grande festa, con la possibilità di coronare un sogno straordinario". Gli occhi di Fabrizio Corti, sindaco di Viano, iniziano a brillare quando si parla della partita di domenica che vedrà la ‘sua’ Vianese impegnata nella gara di ritorno sul campo del Monastir. Dopo l’andata, terminata 2 a 1 in favore della truppa di mister Sarnelli, adesso serve l’ultimo passo per raggiungere la Serie D. Match che, dalle 15,30 di domenica, si potrà vedere in diretta su TeleReggio.

Corti, che effetto le fa essere il primo cittadino di una comunità che è vicinissima ad un risultato sportivo storico?

"Da non crederci, ma provo davvero tanta soddisfazione per questa squadra e questa società creata dal patron Enrico Grassi che ha nel cuore i giovani, i ragazzi ed è quello che ci fa sperare che tutto vada bene, per il meglio".

La prima squadra è l’espressione massima di quello che è stato creato, ma parlando di giovani, si può sottolineare come l’argomento stia particolarmente a cuore al patron Enrico Grassi e a tutta la Vianese. Un segno inequivocabile di attenzione verso il territorio ed il futuro.

"Assolutamente, siamo arrivati ad avere più di duecento giovani e adesso partiranno anche i campi estivi dedicati. Credo che il settore giovanile sia il fiore all’occhiello e a testimoniarlo c’è sicuramente la partecipazione, ma anche i risultati ottenuti con le squadre juniores ed esordienti. Oltre a questo c’è da sottolineare che viene coinvolta tutta la montagna: è davvero bello vedere una scuola calcio che porta questi ragazzi ad affezionarsi".

Creando così anche un forte senso di appartenenza rispetto al territorio.

"Senso di appartenenza e valori, perché sono stati fatti tanti progetti legati all’inclusione e alla legalità. Abbiamo avuto la fortuna di avere per due giornate il giudice Andrea Rat assieme al Prefetto Maria Rita Cocciufa e al Questore Giuseppe Maggese a parlare di sport e legalità assieme alle forze dell’ordine. È stata un’esperienza unica".

Chiudiamo con una curiosità: chi è per lei il giocatore simbolo di questa Vianese che è ad un passo dall’impresa?

"Io sono molto affezionato ad Alfonso Della Corte, capitano, portiere ed anche un amico, perché abbiamo condiviso il suo arrivo alla Vianese e credo possa rappresentare al meglio la crescita di questa squadra e di tutto il club che è una grande famiglia. Dico Alfonso perché mi è stato chiesto di fare un nome, ma è un discorso che vale anche per gli altri ragazzi".